• benzene
• case-control
• childhood leukemia
• petrol station
• refueling activity

Le stazioni di rifornimento di carburante sono considerate dei punti di emissione di benzene e di altri contaminanti ambientali. Studi precedenti hanno evidenziato una correlazione tra vivere in prossimità di tali stazioni e il rischio di leucemia infantile. Lo scopo principale di questo studio è stato valutare l’associazione tra l’esposizione alle emissioni di benzene e altri contaminanti e il rischio aumentato di leucemia infantile in una realtà italiana.
Metodi: Tramite un disegno di studio di tipo caso-controllo, abbiamo incluso 182 casi con leucemia infantile tra la popolazione pediatrica di età 0-14 anni delle province di Modena e Reggio-Emilia diagnosticati nel periodo 1998-2019. Per ogni caso abbiamo abbinato 4 soggetti di controllo per età, sesso e provincia di residenza per un totale di 726 soggetti. Al fine di valutare l’esposizione alle stazioni di rifornimento abbiamo georeferenziato gli indirizzi di residenza dei bambini e delle 790 stazioni di rifornimento localizzate nell’area interessata dallo studio. Per ogni soggetto abbiamo calcolato la distanza dalla stazione più vicina nonché l’esposizione al benzene tramite la valutazione del carburante erogato da tutte le stazioni in un raggio di distanza di 1000 m dall’abitazione del bambino. Abbiamo quindi stimato il rischio di leucemia infantile usando dei modelli di regressione logistica aggiustati per i principali fattori di confondimento. Abbiamo inoltre valutato una possibile associazione non lineare tramite un modello di regressione tipo spline. Infine abbiamo condotto analisi secondarie restringendo il campo alla sola leucemia linfoblastica acuta (ALL) e stratificando la popolazione per età alla diagnosi ( ≤5 e ≥5 anni).
Risultati: Lo studio ha evidenziato un rischio aumentato di leucemia infantile per i bambini residenti a meno di 50 m da una stazione di rifornimento rispetto ai bambini che abitano a più di 1000 m di distanza e tale associazione è risultata più forte per la leucemia linfoblastica acuta e per i bambini che avevano ricevuto la diagnosi dopo i 5 anni.
Conclusioni: In ultima analisi possiamo affermare che abitare in prossimità di una stazione di rifornimento può essere correlato con un aumentato rischio di sviluppare una leucemia per i bambini, tuttavia rimane un’imprecisione nelle associazioni dovuta alla numerosità limitata del campione e alla possibile presenza di ulteriori fattori di confondimento.

Background: Petrol stations emit benzene and other contaminants that have been associated with increased risk of childhood leukemia. Methods: We carried out a population-based case-control study in two provinces in Northern Italy. We enrolled 182 cases of childhood leukemia diagnosed during 1998-2019 and 726 age- and sex-matched population controls. We geocoded child residences and the 790 petrol stations located in the study area. We estimated leukemia risk according to distance from petrol stations within 1000 m buffer and amount of the supplied fuel within a buffer of 250 m from the child’s residence. We used conditional logistic regression models to compute risk ratios (RRs) for associations of interest, adjusted for potential confounders. We also modeled non-linear associations using restricted cubic splines. We conducted secondary analyses restricted to acute lymphoblastic leukemia (ALL) cases and stratified by age ( ≤5 and ≥5 years). Results: Compared with children who lived ≥1000 m from a petrol station, the RR was 2.2 (95% CI 0.5-9.4) for children living ≤ 50 m from nearest petrol station. The associations were stronger for the ALL subtype (RR=2.9, 95% CI 0.6-13.4), and among children diagnosed after 5 years (RR=4.4, 95% CI 0.6-34.1) compared with <5 years (RR=1.6, 95% CI 0.1-19.4). Risk of leukemia also increased (RR=1.6, 95% CI 0.7-3.3) with increasing amounts of supplied fuel within 250 m. Discussion: Residence in close proximity to a petrol station, especially with more intense refueling activity, could increase the risk of childhood leukemia, though associations were imprecise and potentially affected by unmeasured confounding.