Riassunto analitico
L’obiettivo principale di questo lavoro è cercare di rendere lo studio della geografia più interessante, stimolante e utile possibile per i bambini e i ragazzi. Per raggiungere questo scopo si propone un approccio che vede la geografia uscire dai libri di testo e allontanarsi da uno studio puramente mnemonico e fine solo a sé stesso, proponendola come una disciplina di ricerca continua e attiva, che invogli a porsi sempre nuove domande e ad attivarsi in prima persona per ricercare le risposte necessarie, anche mettendo in dubbio le proprie conoscenze pregresse per costruirne di nuove e più complete. Una disciplina che si leghi anche alle emozioni, sia positive che negative, degli studenti. L’insegnamento e lo studio della geografia, infatti, dovrebbero suscitare emozioni di sorpresa, meraviglia e stupore, ma anche di preoccupazione o paura, rabbia o tristezza, in particolare nel momento in cui la geografia si lega ai temi dell’educazione ambientale, dalla lotta all’inquinamento al risparmio delle risorse per uno sviluppo sostenibile. Nell’apprendimento della geografia soppesare lo spettro delle emozioni e valorizzarlo porta a ragionare sul fatto che possedere le conoscenze e le competenze necessarie per abitare e rapportarsi al mondo reale, è qualcosa che ci riguarda direttamente e quotidianamente, e non soltanto qualcosa di astratto. Una disciplina che non dovrebbe essere considerata da bambini, ragazzi e insegnanti esclusivamente come una materia scolastica di studio, priva di collegamento con la realtà quotidiana. Una disciplina che può, e dovrebbe, interagire con le altre discipline scolastiche, e insieme costruire un’autentica coscienza del mondo che ci circonda, legandosi concretamente al territorio che vuole prendere in esame e valorizzare. Nel primo capitolo della tesi vengono spiegate le ragioni che hanno motivato la redazione di questo lavoro, analizzando il contesto scolastico attuale nell’ambito dell’insegnamento della geografia e i pareri degli attori che vivono quotidianamente la realtà scolastica. Quest’ultimo aspetto viene attuato mediante l’analisi dei dati raccolti tramite i questionari compilati da insegnanti, studenti e genitori. Vengono, inoltre, evidenziati gli aspetti negativi dell’insegnamento attuale e vengono esplicitate le potenzialità e l’importanza della geografia per i bambini e i ragazzi di oggi. Nel secondo capitolo si focalizza l’attenzione su come fare per rendere l’insegnamento della geografia maggiormente interessante ed efficace per gli studenti, proponendo diversi approcci e idee. Si tratta di offrire agli studenti una geografia che esce dai libri di testo e che si concretizza nella realtà territoriale circostante. Una geografia che si lega alle altre discipline e lavora in collaborazione con loro, per un apprendimento significativo e continuo, che permetta agli studenti di approcciarsi al suo studio con occhio critico, curioso e attento. Nel terzo capitolo si descrive e analizza il progetto di tirocinio realizzato in una classe quarta, che vede al suo interno l’attuazione delle idee precedentemente esposte ed esaminate per dimostrare la possibilità e la plausibilità di una didattica della geografia basata su un apprendimento significativo.
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