Riassunto analitico
L'obiettivo della ricerca è quello di analizzare il nuovo sistema di vigilanza unica bancaria alla luce del più ampio progetto di Unione Bancaria, il quale in seguito all'aggravarsi della crisi finanziaria ha subito una forte accelerazione, evidenziandone benefici e criticità, tempistiche e strumenti per la sua realizzazione. Nel primo capitolo dopo un breve percorso sulle origini della crisi finanziaria e sulle conseguenze prodotte a livello europeo, si presentano le problematiche manifestatesi durante la crisi dovute a problemi strutturali della costruzione Europea stessa. Nel corso del capitolo si discutono le soluzioni proposte dalle autorità Europee, tra cui la creazione di una Banking Union. La seconda parte offre la collocazione del problema in un contesto giuridico-economico, analizzando le ragioni che hanno portato alla creazione dell'Unione Bancaria in Europa e presentando i pilastri su cui essa si fonda. Successivamente, viene analizzato il quadro normativo che regolamenta la nuova architettura di vigilanza con l'istituzione del Single Supervisory Mechanism e gli strumenti a disposizione della nuova vigilanza. Il meccanismo di vigilanza unico che costituisce uno dei tre "pilastri" su cui si fonda il progetto di Banking Union, prevede l'attribuzione alla Banca Centrale Europea di nuovi poteri di vigilanza sugli istituti di credito europei "più significativi", fermo restando lo svolgimento delle funzioni di politica monetaria e valutaria, mentre gli altri istituti continueranno ad essere vigilati dalle rispettive Autorità Nazionali competenti. In questa parte si vuole approfondire il rapporto tra Banca Centrale Europea e European Banking Authority e il loro ruolo all'interno del Single Supervisory Mechanism. L'ultimo capitolo prende in esame l'impatto che il Single Supervisory Mechanism potrebbe avere sulle banche italiane mettendo in rilievo alcune osservazioni critiche e si chiude con un approfondimento sugli effetti che il passaggio ad una vigilanza unica bancaria ha avuto sul debito pubblico, partendo da un'analisi dei dati rilevati nei mesi successivi all'entrata in vigore del nuovo meccanismo di vigilanza unico. Questo progetto di vigilanza unico nasce per: garantire uniformità e vigilanza degli istituti di credito al fine di prevenire l'arbitraggio regolamentare e la frammentazione dei mercati, salvaguardare la stabilità finanziaria, rompere il legame tra rischio sovrano e bancario, adeguare la vigilanza ai mutamenti del sistema bancario che negli ultimi venti anni ha offerto una vasta gamma di prodotti e di servizi differenziati operando su un territorio sempre più ampio. Il meccanismo di vigilanza unico rappresenta, dunque, il primo passo verso l'Unione Bancaria che è soltanto una componente del più vasto progetto di integrazione europea.
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