Riassunto analitico
La presente ricerca, sull’onda delle recenti evidenze epidemiologiche che documentano un abbassamento della età di insorgenza delle neoplasie, ha inteso valutare se, anche nella nostra realtà, tale fenomenologia fosse in essere. A tal fine è stato selezionato e analizzato un ampio range temporale (trenta anni) e, nello specifico è stata valutata l’incidenza numerica delle 5 principali sedi tumorali (polmone, mammella, colon-retto, vescica e prostata) che si documentano in Italia. Le verifiche numeriche su 16627 casi hanno documentato: 1. una ascesa più ripida delle neoplasie a carico del sesso femminile nel periodo considerato; 2. la patologia neoplastica maligna della mammella risulta quella con la maggiore incidenza (27,1% sul campione globale); 3. il carcinoma del colon-retto ha subito l’aumento maggiore negli ultimi anni, mentre i tumori della mammella, della prostata e della vescica si sono stabilizzati anche se su incidenze più alte; il tumore del polmone accusa un incremento del 10%; 4. l’età media globale di insorgenza è più alta negli uomini (70,28 vs 64,87); 5. sulla base della codifica dell’età in tre classi (giovanile, media ed anziana) il tumore della mammella è quello che nettamente presenta una più alta incidenza con un ridotto scarto (50% circa) rispetto alla classe successiva, mentre le altre neoplasie mostrano un netto distacco tra le insorgenze giovanili (<49 anni) attorno al 90% rispetto alle forme nell’età successiva; 6. l’analisi delle sole forme giovanili ha evidenziato in modo netto un reale aumento di queste forme in anni passati, nello specifico tra gli anni ‘90 e 2000 e tra gli anni 2000 e successiva decade, ma successivamente le incidenze si sono stabilizzate per le classi di età considerate; 7. il dato più importante risulta quello inerente le donne circa la classe di età di insorgenza, ovvero le donne in totale documentano 1204 casi di tumori insorgenti nella classe più giovanile rispetto ai 281 dei maschi (81 vs 19%); 8. questo dato così dicotomico è fondamentalmente dovuto alla alta incidenza delle neoplasie mammarie in età al di sotto dei 49 anni scelta come soglia; 9. le altre neoplasie documentano bassi livelli di incidenza nella classe giovanile. La vera emergenza giovanile nella nostra realtà, attualmente, risulta il carcinoma mammario e, tale evenienza potrebbe suggerire una riduzione temporale nell’inizio dello screening mammario che attualmente inizia nella nostra regione a 50 anni, magari portandolo a 40 o 45 anni.
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