Riassunto analitico
Lo Storytelling è una metodologia che utilizza la narrazione come strumento per decodificare la realtà e interagire con il mondo sociale nel quale l’essere umano vive. È un modo per comprendere e dare significato a ciò che ci circonda. Tra i fondamenti teorici più importanti vi è il costruttivismo di Bruner. Secondo lo psicologo, ogni persona è la somma delle esperienze e delle relazioni che instaura, ma rappresenta anche l’insieme delle storie e delle cornici di contesto intorno alle storie. La metodologia basata sullo Storytelling viene usata in contesti educativi e formativi in prospettiva di life – long education, in termini cognitivi ed emotivi, dall’infanzia alla formazione in età adulta. “Raccontare” in forma narrativa strutturata permette di creare le fondamenta dell’alfabetizzazione: una prima costruzione di significati condivisi tra adulto e bambino. Le forme più comuni di narrazione sono quelle orali e scritte; si stanno diffondendo sempre più le narrazioni digitali. Ci troviamo, infatti, nell’era della globalizzazione digitale in cui tutti i ragazzi hanno accesso facilmente a Internet e ai dispositivi digitali, motivo per cui si definiscono Nativi digitali. Il Nativo digitale è colui che sa usare la moderna tecnologia senza sforzo e intuitivamente. A scuola si cerca di promuovere la competenza digitale, ma essa risulta essere un costrutto complesso, multidimensionale e in continua evoluzione. Lo scopo educativo non è quello di insegnare l’utilizzo di tecniche informatiche ma di utilizzare le risorse provenienti dal mondo digitale per favorire lo sviluppo di uno spirito critico delle giovani menti, utile per apprendere e per partecipare in modo attivo e responsabile alla società attuale. La scuola, da luogo di trasmissione di conoscenze, diventa luogo di apprendimento: avviene un riposizionamento dello spazio di apprendimento individuale centrato sull’acquisizione di contenuti, a quello centrato sull’applicazione delle conoscenze e sull’impegno creativo. L’inversione si definisce Flipped Classroom. Gli studenti assumono un ruolo attivo; l’interattività delle tecnologie didattiche costituisce il superamento di un ruolo passivo da parte dello studente, sollecitato ad intervenire in prima persona, a reagire e modificare le informazioni che vengono presentate. Unendo la metodologia dello Storytelling e l’utilizzo dei media, si propone a scuola il Digital Storytelling. Esso consiste nell’utilizzo di risorse multimediali per ideare video con finalità narrative, personali e dai profondi significati emotivi. È un metodo operativo che favorisce lo sviluppo di competenze narrative multimodali, verbali e no. La sfida dell’istruzione scolastica è di sviluppare le abilità e le competenze mediali degli studenti affinché diventino utenti digitali attivi, autonomi e responsabili, nonché mediatori di conoscenza attraverso una produzione digitale dai significati emotivamente profondi e condivisi che rispecchino le intenzionalità e il senso della loro realizzazione. Le competenze promosse con tale metodo sono: competenza narrativa, competenze nella medialità, abilità di personalizzazione e creatività, capacità nella ricerca attiva, competenze nel problem solving, competenze nella socialità e competenze nella valutazione. Il Digital Storytelling è un processo attivo, intenzionale, cooperativo, autentico, costruttivo e inclusivo. Infine, si descrive un’esperienza di Digital Storytelling nella scuola primaria, in cui i bambini sono stati costruttori delle proprie conoscenze attraverso la produzione di un filmato digitale. Ciascun alunno aveva il compito di occuparsi di un frammento del filmato e questo ha permesso loro di sentirsi responsabili, fondamentali e attivi nel processo di realizzazione. La classe era diventata un laboratorio creativo.
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