Riassunto analitico
L'obiettivo dell'elaborato è quello di evidenziare la tendenza nella disciplina dell'organizzazione e funzionamento delle società di capitali alla valorizzazione dell'autonomia dei privati, in particolare con l'analisi della massima numero 195 del 16 novembre del 2020. Il consiglio notarile ha infatti dichiarato la validità di clausole statutarie che richiedano, per la valida assunzione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione, il voto favorevole o non contrario di uno o più amministratori determinati o il voto favorevole di tutti gli amministratori in carica. Il tema è di estrema attualità ed è frequente nella prassi la stipulazione di patti parasociali che rispondano alle istanze di maggiore flessibilità nel funzionamento dell'organo amministrativo, nell'ottica di un migliore contemperamento dei diversi interessi interni alla compagine sociale, per incentivare l'autonomia e l'efficienza dell'impresa. In particolare, nelle situazioni in cui fondi d'investimento acquisiscono significative quote di minoranza di società medio grandi per far sì che, per decisioni di carattere strategico o straordinario, il Consiglio di Amministrazione necessiti del voto determinante di uno o più amministratori da essi stessi nominati. Dopo una breve introduzione sull'esercizio in forma collettiva dell'attività di impresa individuando le principali differenze tra spa e S.r.l alla luce della riforma societaria del 2003, analizzerò i diversi modelli di amministrazione delle due tipologie di società dato che è affidata esclusivamente all'organo amministrativo la gestione day by day della società avendo quest'ultimo il compito di realizzare l'oggetto sociale. Successivamente mi concentrerò sui requisiti e sulle modalità di adozione delle deliberazioni da parte degli amministratori mediante l'analisi dell'articolo 2388 e sull'articolo 2475, entrambi oggetto delle innovazioni apportate con la massima 195. Prima di svolgere un’analisi completa del voto determinante e dell'unanimità per l'approvazione delle delibere, mi concentrerò su altri strumenti antecedenti che hanno permesso di valorizzare maggiormente gli interessi delle parti nell'assunzione delle decisioni, in particolare: il casting vote, il voto di lista, il voto doppio o plurimo, l'amministratore indipendente (articolo 2387 cc), la massima 56 del 2015 del Consiglio notarile di Firenze. 5 Con riferimento alla massima numero 195 andrò inizialmente a distinguere cosa comporta concretamente l'introduzione delle clausole statutarie che prevedono il voto determinante e l'unanimità e successivamente indicherò quali sono le motivazioni e le tesi principali a sostengono della decisione del Consiglio notarile. Quello che vorrei far emergere è l’assoluta innovazione che è stata introdotta in materia societaria sul tema lungamente dibattuto dell’ampiezza riservata all’autonomia privata nella configurazione delle regole di funzionamento dell’organo amministrativo verso una maggiore flessibilità nell'organizzazione, con l'obiettivo di favorire l'efficienza e garantire un migliore sintesi e espressione degli interessi coinvolti, compresi quelli delle minoranze. In conclusione, a dimostrazione di questa tendenza in materia societaria, analizzerò brevemente la nuova normativa sul diritto di recesso che anch'essa volta ad ampliare l'autonomia privata. Cercherò dunque di verificare quali sono le posizioni principali nell’attuale e ampio dibattito, che si svolge sulle ermetiche disposizioni sull’esercizio del diritto di voto all'interno del Consiglio di Amministrazione che creano sempre molteplici dubbi nella prassi operativa.
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