Riassunto analitico
Introduzione Le protesi di gomito sono quelle impiantate con minor frequenza in tutta la chirurgia ortopedica se comparate con quelle di ginocchio, anca e spalla. Nel corso degli ultimi 15-20 anni la sostituzione protesica dell'articolazione del gomito si è diffusa nei centri ortopedici e traumatologici maggiormente specializzati. Attualmente nel nostro Istituto la protesi più impiantata è la protesi semi-vincolata tipo Coonrad-Morrey. Ad oggi in letteratura sono presenti pochi lavori inerenti all’impianto di protesi tipo Coonrad-Morrey che trattino di una casistica importante e che considerino un tempo di follow-up prolungato. Sulla base di questo dato, abbiamo studiato in maniera retrospettiva tutti i pazienti operati presso il nostro Istituto, dal gennaio 2002 al 2017, in modo tale da analizzare le indicazioni rispetto all’utilizzo della protesi di gomito, come queste sono variate nel tempo, la sopravvivenza della protesi e l’incidenza delle complicanze. Materiali e Metodi È stato eseguito uno studio retrospettivo su dati ottenuti dalle cartelle cliniche dei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici di artroprotesi di gomito con protesi tipo Coonrad-Morrey, presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Ospedale Universitario Policlinico di Modena tra il 2002 e il 2017. Sono stati inclusi tutti i primi impianti di protesi di gomito C.M. eseguiti tra il 2002 e il 2017: 117 pazienti per un totale di 122 protesi impiantate (5 sostituzioni protesiche bilaterali). Sono stati raccolti i dati di 49 pazienti (52 gomiti) con un follow-up medio di 118 mesi. Al più recente follow-up, per la valutazione della funzionalità dell’articolazione sono stati utilizzati gli score clinici MEPS e QuickDASH, è stato valutato il R.O.M., il dolore residuo calcolato grazie ai punteggi parziali del MEPS, il grado di parestesia e il grado di soddisfazione del paziente. Risultati Dei 122 impianti posizionati, 20 pazienti (22 gomiti) sono deceduti. Sono stati sostituiti 18 gomiti per artrite reumatoide, 17 per anchilosi, 18 per lussazione inveterata, 25 per osteoartrosi mentre 44 gomiti a seguito di frattura dell’omero distale. Sono stati segnalati 24 eventi avversi non transitori, di cui 11 fallimenti con successiva revisione. Alla rivalutazione retrospettiva sono giunti 52 impianti (49 pazienti) con un follow-up medio di 9,8 anni (117,8 mesi). Secondo il questionario MEPS, 21 (40,3%) hanno ottenuto un punteggio “excellent” (>90), 14 (26,9%) un punteggio “good” (tra 75 e 89), con una media dei punteggi che è risultata essere 79. 34 gomiti (65,4%) hanno presentato un R.O.M. superiore a 100°, 13 gomiti (25,0%) compreso tra 99° e 50°, con una media di 96° (range tra 30° e 135°). Il dolore sperimentato dai pazienti è stato “no pain” per 37 pazienti (71,1%), “mild” per 5 (9,6%), “moderate” per 10 pazienti (19,2%). Complessivamente il grado di soddisfazione medio è stato di 4 su 5, quindi soddisfatto. Conclusione La protesi di gomito Coonrad-Morrey ha mostrato risultati clinici promettenti e una buona soddisfazione nel paziente, sia nel raggiungimento di buone capacità funzionali del gomito, sia per quanto riguarda la riduzione del dolore. Il suo impianto rimane una procedura difficile con un rischio maggiore di complicazioni rispetto ad altre protesi che richiedono procedure di revisione. Una accurata selezione dei pazienti, una tecnica chirurgica attenta e un follow-up continuo sono fondamentali per limitare l’incidenza delle complicanze e avere un buon outcome della procedura.
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