Riassunto analitico
Introduzione: A partire dalla sua introduzione nel 1994, la chirurgia endovascolare dell'aorta toracica (TEVAR) è diventata l'approccio chirurgico standard per il trattamento delle principali patologie a carico di questo distretto anatomico. Nonostante i numerosi studi focalizzati sugli outcomes a breve e medio termine, sono disponibili poche analisi estese a un periodo pluridecennale. Mentre l'efficacia, la morbilità e mortalità perioperatorie di questa tecnica sono state indagate in modo approfondito, i dati riguardanti l'incidenza di endoleak a lungo termine sono ancora limitati. I precedenti studi con un follow-up esteso (almeno 10 anni) hanno riportato differenze considerevoli nell'incidenza di tale complicanza, dall'8 al 22.8%. In aggiunta, un confronto dettagliato delle diverse generazioni di endoprotesi è ancora mancante. L'obiettivo primario di questo studio è stato di valutare la freedom from endoleak nei pazienti sottoposti a TEVAR con diverse generazioni di endoprotesi in un singolo centro durante 25 anni. Materiali e metodi: si è trattato di uno studio osservazionale, retrospettivo e monocentrico coinvolgente 509 pazienti trattati con TEVAR tra novembre 1995 e dicembre 2020. Il protocollo di follow-up si è basato su angio-Tc e radiografia del torace svolte entro 3 mesi dall'intervento, ripetute poi annualmente nei primi 36 mesi; a quel punto il follow-up radiologico è stato individualizzato per ridurre l'esposizione. L'endpoint primario del presente studio è stato di valutare la freedom from endoleak (tipo I/III) in quattro generazioni (GEN1-GEN4) di endoprotesi durante il follow-up. Si è distinto tra endoleak precoci (verificatisi ≤30 giorni dall'intervento) e tardivi (>30 giorni). La sopravvivenza complessiva e aorta-correlata sono stati gli endpoints secondari. Risultati: sono stati arruolati 509 pazienti, con una età media di 69.3 ± 12.4 anni e un follow-up medio pari a 44.3 ± 42.5 mesi. La freedom from endoleak a 5 anni è stata del 65.6%, 61.4%, 76.2% e 69.1% per la GEN1, GEN2, GEN3 e GEN4. Le prime due generazioni hanno mostrato un tasso di endoleak più elevato rispetto alle due più recenti (27.2 vs 18.2%). La GEN1 è stata individuata come fattore di rischio indipendente per endoleak, mentre la GEN4 come fattore protettivo. La GEN1 è stata identificata anche come fattore di rischio per endoleak di tipo Ia, mentre la GEN4 come fattore protettivo per endoleak di tipo Ib. La sopravvivenza complessiva è stata del 75.3%, 44.4%, 27.2% e 17.6% a 1, 5, 10 e 15 anni. La sopravvivenza non aorta-correlata vs aorta-correlata è stata dell'86.7% vs 23.5%, 52.7% vs 9.8%, 32.9% vs 2.0% e 21.2% vs 0% a 1, 5, 10 e 15 anni. Conclusioni: lo sviluppo di endoleak ha interessato un numero non trascurabile di pazienti sottoposti a TEVAR. È stata registrata una significativa riduzione dell'incidenza di endoleak con l'evoluzione progressiva delle endoprotesi impiegate. Restano necessari aggiornamenti periodici dei dati riguardanti i risultati sul lungo periodo per provare l'affidabilità e la performance nel tempo delle generazioni di endoprotesi più recenti.
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Abstract
Introduction: Since its introduction in 1994, thoracic endovascular aneurysm repair (TEVAR) has become standard practice in the management of a broad spectrum of thoracic aorta diseases. Despite several publications focusing on TEVAR short- and mid-term outcomes, few analyses encompassing a multi-decade time span are available. While the efficacy and perioperative morbidity and mortality of this tecnique have been extensively investigated, data regarding long-term endoleak rate is still limited. Previous studies involving an extended follow-up (at least 10 years) have reported considerable differences with regard to endoleak rates ranging from 8 to 22.8%. Furthermore, a detailed comparison of the different stent-graft generations is still lacking. The primary aim of the study was to evaluate the freedom from endoleak in patients undergoing TEVAR with different stent-graft generations in a single center during a quarter century.
Materials and methods: This was a retrospective cohort, observational, single-center study involving 509 patients treated by TEVAR between November 1995 and December 2020. The follow-up protocol required CTA scans and chest X-ray within 3 months of the procedure, then repeated annually within the first 36 months; thereafter, a tailored reduction of the annual radiological follow-up was applied case by case. The primary end point of this study was to assess the freedom from endoleak (type I/III) in four stent-graft generations (GEN1 - GEN4) during the follow-up period. A distinction was made between early (occurring ≤30 days from the intervention) and late (>30 days) endoleaks. Overall and aorta-related survival were assessed as secondary outcomes.
Results: A total of 509 patients, mean age 69.3 ± 12.4 years, were enrolled with a 44.3 ± 42.5 months mean follow-up. Freedom from endoleak at 5 years was 65.6%, 61.4%, 76.2% and 69.1% for GEN1, GEN2, GEN3 and GEN4, respectively. The first two generations showed a higher endoleak rate when compared with the two most recent ones (27.2 vs 18.2%). GEN1 was an independent risk factor for endoleak, while GEN4 was an independent protective factor. GEN1 was found to be a risk factor for type Ia endoleak. GEN4 demonstrated a protective association regarding type Ib endoleak. Overall survival was 75.3%, 44.4%, 27.2% and 17.6% at 1, 5, 10 and 15 years, respectively. Non-related vs aortic-related survival was 86.7% vs 23.5%, 52.7% vs 9.8%, 32.9% vs 2.0% and 21.2% vs 0% at 1, 5, 10 and 15 years, respectively.
Conclusions: Endoleak occurred in a non-negligible percentage of TEVAR patients. A significant reduction of endoleak incidence over evolving stent-grafts generations was registered. Data about long-term outcomes require ongoing updates to prove both the reliability and the durability of newer stent-grafts.
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