Riassunto analitico
Il piede piatto è una patologia che si caratterizza per una persistente pronazione durante la fase portante del passo, un abbassamento della volta longitudinale mediale del piede e il valgismo del retropiede. Il piede piatto flessibile è molto frequente nel bambino in una età compresa tra i 3 e i 14 anni, nel bambino il piede piatto infantile è raramente doloroso e la sua “flessibilità”, ovvero riducibilità, permette di mantenere una correzione anche con presidi ortopedici come scarpe e plantari. La sintomatologia principale del piede piatto flessibile del bambino è il cosiddetto “disconfort”, ovvero una difficoltà ad eseguire lunghe camminate senza avere fastidio e una intolleranza alle calzature rigide. Spesso i bambini non riescono ad avere prestazioni sportive di buon livello per motivi che abbiamo detto e in qualche caso manifestano dolore sulla pianta del piede dopo attività sportiva prolungata. La correzione o comunque il miglioramento avviene spontaneamente entro i primi 9-11 anni di vita e la correzione chirurgica viene riservata unicamente a quei casi dove la pronazione è importante e dove si associano segni clinici come il dolore/fastidio alla deambulazione prolungata. L’intervento di artrorisi è il gold standard per il trattamento chirurgico del piede piatto flessibile nel bambino in è età compresa tra i 9 e i 12 anni. Sono stati presi in considerazione 99 bambini operati dall’anno 2006 all’anno 2009 con le tecniche di artrorisi mediante endortesi riassorbibile ed endortesi non riassorbibile per valutare il mantenimento del grado di correzione a distanza di circa 10 anni e le eventuali differenze tra le due tecniche. Sono stati valutati i parametri clinici presenti nella scheda AOFAS, parametri radiologici e si abbiamo ricercato una correlazione tra la comparsa di dolore e l’attività lavorativa e/o sportiva di carico. Il 95% dei pazienti visitati hanno mostrato un ottimo grado di correzione a distanza di circa 10 anni dall’intervento per entrambe le tecniche e i dati clinici non hanno dato risultati statisticamente significativi. La media dei punteggi della scheda AOFAS è di 97 pt, ciò vuole significare un’ottima correzione chirurgica che perdura a distanza di almeno 10 anni. I dati clinici sono stati confrontati con dati relativi ad uno studio eseguito nel 2009 prendendo come riferimento una scheda a punti personalizzata e creata dalla clinica ortopedica del policlinico di Modena. I punteggi rilevati, nonostante la leggera diversità delle due schede punti, sono sovrapponibili riconfermando l’efficacia e il mantenimento della correzione a distanza. Solo l’8% dei pazienti lamenta un dolore lieve e sporadico durante le attività lavorative e/o ricreative, questo dato però non è correlabile esclusivamente all’utilizzo di uno specifico device. Il confronto tra i parametri radiologici pre e post operatori sono risultati ottimi per entrambe le tecniche senza differenze statisticamente significative. La correzione del piede piatto flessibile è ormai da 50 anni effettuata tramite l’intervento di artrorisi endosenotarsica, che si conferma essere la soluzione migliore, possiamo affermare che un mantenimento ottimo della correzione possa perdurare a lungo anche oltre i 20/30 anni e attualmente non ci sono differenze statisticamente significative tra i materiali utilizzati, la scelta è rimandata alla clinica ortopedica e alla scelta dei genitori.
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