Riassunto analitico
Tratto della storia naturale dell’epatite C, a partire dalla scoperta del suo agente eziologico fino alla sua caratterizzazione che è stata fondamentale per l’evoluzione nella cura di questa patologia. Vi è infatti una terapia standard che prevede l’uso di due farmaci l’Interferone alfa e la Ribavirina; l’interferone alfa possiede complesse proprietà antivirali, antineoplastiche e immunomodulatrici, la Ribavirina è invece un farmaco antivirale ad ampio spettro un analogo guanosidico che ha attività sia verso virus a RNA che a DNA. Questa duplice terapia però al giorno d’oggi è stata superata e perfezionata grazie all'uso di nuovi farmaci antivirali ad azione diretta contro il virus dell’epatite C: i DAA, in particolare Sofosbuvir, Simeprevir, Daclatasvir, Ledispavir + Sofosbuvir, Ombitasvir+Paritapevir+Dasabuvir. Questi farmaci hanno contribuito al successo della cura ai nostri giorni, infatti circa il 95% dei pazienti affetti da epatite C può guarire. I nuovi farmaci DAA sono però oggetto di un acceso dibattito in Italia: vi sono dei criteri stabiliti dal Ministero della Salute con cui si può accedere alle cure e alla rimborsabilità da parte del SSN, alcune persone risultano essere tagliate fuori; questi ultimi hanno dovuto pagare di tasca propria le cure con farmaci molto costosi (la terapia arriva a costare anche 80.000 euro). La soluzione? Alcuni pazienti l’hanno trovata in India, dove con poco più di 600 euro riescono a comprare i farmaci generici dei DAA. E i generici in Italia? Perché non fabbricarli qui? Nella mia tesi spiego quali sono le problematiche e la posizione del Ministero della Salute a riguardo.
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