Riassunto analitico
Integra è un sostituto dermico, a doppio strato, prodotto dall'ingegneria tissutale, che nasce per la copertura delle ferite difficili e delle ustioni; attualmente, può essere utilizzato nelle perdite di sostanza di qualsiasi natura. L'obiettivo di questa tesi consiste in una revisione della casistica operatoria del Dipartimento di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena dal 2008 (inizio dell'utilizzo di Integra nella pratica clinica presso la nostra struttura) ad oggi. L'utilizzo prevalente è stato nella chirurgia ricostruttiva post-oncologica dei tumori della cute. La casistica ha incluso 193 pazienti, di cui il 60,5% di sesso maschile. Il 16 % delle lesioni cutanee asportate è rappresentato da melanoma maligno, il 18 % da carcinoma basocellulare, il 34,5 % da carcinoma squamocellulare, il 8,5% da dermatofibrosarcoma protuberans, il 5 % da ulcere e il 19% da miscellanea (cheratosi attinica, carcinoma di Merkel, metastasi di melanoma, nevi congeniti, calcinosi cutanea, radiodermiti, idrosadeniti suppurative, ustioni). Le sedi di applicazione di Integra sono state cuoio capelluto (29 %), arto inferiore (27 %), volto ( 16% ), tronco ( 13 %), arto superiore ( 10% ), naso ( 4%) ed orecchio (1,5 %), per un totale di 199 posizionamenti del sostituto. Questo dato è discordante rispetto al numero totale di pazienti (193) in quanto 6 pazienti hanno subito, nel corso dello stesso intervento, asportazioni di 2 lesioni differenti con successiva copertura attraverso 2 fogli differenti del sostituto. Nell' 89,5 % dei casi non si sono verificate complicanze infettive, presenti, invece, nel 10,5 % dei casi, in cui si sono manifestati fenomeni suppurativi al di sotto del film artificiale (in primis, causati da S.Aureus, P.Aeruginosa, E.Cloacae), con conseguente necessità di rimozione del sostituto prima di 21 giorni, tempo indicato dalla casa produttrice affinchè si formi correttamente neoderma. 13 pazienti (7%) sono stati persi al follow-up, per cui sono stati inclusi nella casistica operatoria, ma non in quella post-operatoria. Dopo la rimozione del sostituto dermico, è previsto un secondo tempo operatorio con copertura del neoderma formatosi, tramite innesto dermo-epidermico, prelevato generalmente dalla coscia, oppure tramite lembi cutanei. Le complicanze del secondo tempo operatorio sono state prevalentemente ulcere o necrosi dell'innesto oppure retrazioni dell'innesto, più tardive, con conseguente risultato scadente dal punto di vista estetico. Nella nostra casistica, 147 pazienti (81,5%) sono stati sottoposti al secondo tempo operatorio: in 9 di questi ( 6%) si sono verificate complicazioni, quali necrosi dell'innesto o mancato attecchimento di tutto l'innesto o parte di esso. In conclusione, Integra ha dimostrato di essere un dispositivo efficace per migliorare la guarigione delle ferite difficili e ha portato risultati eccellenti nel campo della ricostruzione post-oncologica.
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