Riassunto analitico
I pazienti positivi al COVID-19 sono particolarmente vulnerabili, e le sovrainfezioni, se non individuate tempestivamente, possono portare in poco tempo al decesso. Lo scopo di questa ricerca è individuare biomarcatori correlati a sovrainfezioni e mortalità a 30 giorni in pazienti affetti da COVID-19. Lo studio coinvolge 22 pazienti con più di 18 anni ricoverati nell’ospedale civile di Baggiovara in terapia intensiva per più di 24 ore, che necessitano di supporto respiratorio e con catetere arterioso in situ. Sono stati eseguiti prelievi ematici ripetuti e confrontati nel tempo. Qualsiasi positività agli esami colturali (come BAL, urinocultura, emocultura, broncoaspirato e tracheoaspirato) è stata considerata sovrainfezione. Per elaborare i dati, è stato utilizzato un programma di Machine Learning. Questo ha permesso al programma di interpretare i dati e trovare correlazioni significative tra i biomarcatori presi in esame e gli outcome di sovrainfezione e mortalità. Dall’analisi è emerso che i biomarcatori altamente sensibili alla sovrainfezione batterica sono: PSP, PCT, PCR, WBC, la scala APACHE, la creatinina e i lattati. Per quanto riguarda la mortalità a 30 giorni, i biomarcatori più significativi sono stati: la PSP, wbc, la scala APACHE e la creatinina.
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