Riassunto analitico
Background La cirrosi è una condizione clinica con tipiche caratteristiche istopatologiche che, a livello cronico, può determinare complicanze anche fatali. Si può considerare la cirrosi come lo stadio finale in cui convergono diverse patologie e indipendentemente dalla causa della cirrosi stessa, a livello istologico si assiste allo sviluppo di fibrosi con danno strutturale fino ad arrivare alla formazione di noduli di rigenerazione e conseguente distorsione parenchimale. La cirrosi rappresenta il fattore di rischio per eccellenza d’insorgenza di epatocarcinoma (HCC), la neoplasia maligna del fegato più frequente; tale neoplasia rappresenta la terza causa di morte per cancro nel mondo, con un tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni di circa il 18%. L’incidenza globale delle neoplasie correlate all'epatite virale è diminuita a partire dagli anni 2000 grazie all'attuazione dei programmi di vaccinazione neonatale contro l'HBV e alla disponibilità di trattamenti antivirali altamente efficaci per l'HBV e l'HCV. Tuttavia, si sta assistendo ad una vera e propria transizione epidemiologica che osserva lo spettro di sindromi metaboliche (MASLD) come principale causa di malattia epatica quindi fibrosi, cirrosi e forte rischio di sviluppo di epatocarcinoma. Obiettivo Questo studio si pone l’obiettivo di confrontare la gestione terapeutica dei pazienti con HCC su eziologia dismetabolica rispetto a quelli con altra eziologia. Il fine è quello di identificare differenze significative che possano contribuire ad ottimizzare le strategie di trattamento per queste due popolazioni di pazienti. Pazienti e Metodi Nel nostro studio retrospettivo monocentrico è stato analizzato un campione di 107 pazienti in cura presso l’Ambulatorio Epatocarcinoma dell’AoU di Modena. Per ogni paziente sono state raccolte le informazioni utili a delinearne l’outcome. L’analisi di questi dati ha permesso di avere un quadro chiaro relativamente all’andamento di ciascun soggetto e, in particolare, ha consentito il confronto tra due sottogruppi di pazienti: i pazienti con HCC ad eziologia dismetabolica (MASLD) e i pazienti a eziologia non dismetabolica (più frequentemente HCV, HBV, ALD). Risultati I risultati di questo studio, analizzati con metodi statistici, sottolineano che i pazienti dismetabolici sono associati ad una minore probabilità di ricevere diagnosi di HCC in sorveglianza e questo porta ad avere un minor numero di diagnosi di HCC in fase precoce. Tuttavia, emerge che i pazienti con HCC correlato alla MASLD sono stati sottoposti a trattamenti curativi in maniera simile rispetto ai pazienti con HCC correlato ad altre eziologie. L’analisi Kaplan-Meier suggerisce che i pazienti con MASLD presentano una prognosi peggiore in termini di sopravvivenza libera da recidiva o eventi competitivi (trapianto e decesso) rispetto ai pazienti non dismetabolici. Esiste inoltre una particolare differenza tra le cause di decesso tra i due gruppi di pazienti: i pazienti dismetabolici muoiono principalmente per cause non epato-correlate quali eventi cardiovascolari, a differenza dei pazienti non dismetabolici che decedono per cause epato e HCC correlate. Conclusione Lo studio conferma che i pazienti con MASLD risultano compresi nei programmi di screening in misura ridotta rispetto ai pazienti con epatopatia da altra eziologia: ciò si riflette nella gestione dell’HCC, in particolare nel minor accesso immediato ad alcuni trattamenti di tipo curativo, come il trapianto epatico. Sempre a causa della diagnosi tardiva i pazienti dismetabolici vengono sottoposti a trattamento nel momento in cui le dimensioni dei carcinomi sono maggiori e questo porta a maggior rischio di complicanze a lungo termine. Ciò evidenzia l’importanza di monitorare attentamente questi pazienti e sviluppare strategie di gestione più efficaci.
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