Riassunto analitico
Nell’attuale contesto storico, caratterizzato da importanti politiche ed iniziative verso una transizione energetica sostenibile, appare chiaro come il ruolo del cittadino assuma sempre più una posizione centrale nella gestione proattiva del cambiamento. Negli ultimi anni, infatti, la maggior consapevolezza del problema ambientale e la maggior fruibilità di tecnologie e fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’eolico, ha consentito alle persone di rendersi non più solo dei semplici consumatori, attori passivi di un sistema a senso unico, ma anche produttori, sovvertendo il tradizionale paradigma centralizzato di produzione e distribuzione dell’energia. In questo scenario, le Comunità energetiche rappresentano un modello virtuoso, decentralizzato e sostenibile, in grado di contrastare gli impatti economici e ambientali derivanti dalla dipendenza da fonti fossili, attraverso la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. La complessità nella gestione efficiente di tali sistemi è un tema ampiamente trattato in letteratura sotto il profilo dell’ottimizzazione e dell'ingegneria dei sistemi energetici, evidenziando la necessità e l’interesse nello sviluppare approcci innovativi e soluzioni tecnologiche avanzate per massimizzarne l'efficienza e la resilienza. A tal proposito questo studio si propone di descrivere in modo esaustivo le tecniche tradizionali di ottimizzazione utilizzate in letteratura nella risoluzione di diversi problemi legati alla gestione efficiente delle comunità energetiche, nonché i rispettivi obbiettivi che intendono soddisfare, le applicazioni più idonee, i pregi, e i difetti di ognuno. Verrà inoltre presentato un modello di programmazione lineare intera mista ispirato da alcuni paper scientifici, scritto in codice Python, volto a massimizzare i guadagni dell’energia condivisa di una comunità energetica nel contesto italiano, sfruttando dati realistici. Si discuteranno infine i risultati e si tracceranno le linee guida per futuri sviluppi e miglioramenti.
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