Riassunto analitico
Alla fine di gennaio 2020 un nuovo betacoronavirus, noto come Sars-CoV-2, si è diffuso in Italia. A partire dalle prime restrizioni introdotte dal governo italiano allo scopo di contenere i contagi, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena ha adottato una serie di raccomandazioni pratiche di vigilanza sanitaria per minimizzare il rischio di esposizione al virus senza trascurare la gestione e il trattamento dei pazienti. Molte attività sanitarie hanno subito delle modifiche: sono stati cambiati alcuni percorsi clinico-assistenziali, tra cui quelli riguardanti la patologia oncologica mammaria. È stato rilevante anche l'impatto di queste misure sulla pratica chirurgica e ha interessato vari livelli. Come conseguenza di ciò, per garantire una continuità degli interventi, le attività della Chirurgia Oncologica Senologica sono state inizialmente spostate, dal Policlinico di Modena presso una Struttura esterna ospitante. Il cambio di sede e di percorso senologico (certificato EUSOMA), che normalmente garantisce un approccio integrato per la lotta al tumore mammario, è stato necessario per assicurare multidisciplinarietà e tempestività del trattamento. Al contempo sono però venute meno un insieme di strutture e figure professionali che normalmente intervengono nel percorso senologico dalla diagnosi alla terapia. Nel periodo settembre-novembre 2020, sempre nell’ambito della pandemia, lo svolgimento delle attività chirurgiche è gradualmente ripreso presso il Policlinico. Obiettivo del nostro studio è valutare l’impatto di questi cambiamenti di percorso causati dalla pandemia COVID-19 sulle complicanze post-operatorie in chirurgia mammaria. Con questa finalità sono stati presi in esami gli interventi effettuati in tre differenti periodi: un primo periodo antecedente alla pandemia (bimestre aprile-maggio 2019), nella prima fase della pandemia tra aprile e maggio 2020 presso la struttura esterna e infine durante la seconda fase presso il Policlinico tra settembre e novembre 2020. Oltre a considerare l’effetto delle restrizioni e dei nuovi protocolli introdotti a causa della pandemia per limitare la diffusione del virus che hanno portato a modificare i normali percorsi di cura e di trattamento, sono stati valutati anche vari fattori indipendenti dalla pandemia e già noti in letteratura che in qualche modo si ritiene possano aver influito sullo sviluppo di complicanze. È stato anche analizzato l’impatto che le complicanze hanno avuto su chemioterapia e/o radioterapia, inteso come ritardo rispetto alle tempistiche ottimali di inizio indicate dalle linee guida.
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