Riassunto analitico
Il seguente elaborato finale affronta il tema del diritto al gioco, il quale, pur trovando nella Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo (CRC) del 1989 un articolo dedicato, è spesso messo in secondo piano rispetto ad altri diritti fondamentali. È possibile affermare che il diritto al gioco è strettamente correlato al diritto alla vita e alla sopravvivenza, alla salute e alla non discriminazione. Il gioco, infatti, costituisce uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino, ed è imprescindibile per la formazione del carattere dell’individuo che un domani diventerà adulto. Dunque, la domanda di ricerca che ha guidato la stesura di questo elaborato è la seguente: l’art. 31 della CRC promuove il diritto al gioco per tutte le bambine e tutti i bambini, ma, ad oggi, tale diritto è effettivamente tutelato dalle politiche nazionali? La seguente tesi non vuole fornire risposte univoche a questa domanda, vuole invece rappresentare un punto di partenza per generare riflessioni che possano incentivare la comprensione del valore giuridico e pedagogico del gioco, nonché la necessità di tutelare l’art. 31 della CRC. Questa tesi ha l’ambizione di voler fungere da cerniera tra l’ambito giuridico e quello pedagogico, spesso non adeguatamente in dialogo tra loro, almeno su questi temi. Il testo, pertanto, riflette sulla tutela del diritto al gioco, inteso come promotore dello sviluppo del bambino. Lo scritto è articolato in quattro capitoli, in cui è possibile trovare “contaminazioni” dell’uno o dell’altro ambito. I primi due capitoli analizzano e approfondiscono la normativa internazionale e nazionale vigente sul diritto al gioco: partendo dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo di Ginevra del 1924, passando per la Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1959, viene analizzata la Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo del 1989. Viene poi preso in esame il diritto al gioco, riconosciuto esplicitamente per la prima volta dall'articolo 31 della CRC, e come tale diritto è tutelato nell’ordinamento giuridico italiano. Il terzo capitolo mira a fornirne una visione generale sul gioco principalmente da un punto di vista pedagogico. Nello specifico viene approfondito cosa è il gioco e quali teorie lo hanno studiato, in seguito viene proposto un accenno alle differenze di genere nel gioco e al suo rapporto con l’apprendimento. Il quarto capitolo, infine, esamina se e come il diritto al gioco viene tutelato per alcune categorie di minori, analizzando sia da un punto di vista internazionale che nazionale, la situazione delle bambine, dei bambini ospedalizzati e di coloro che vivono in carcere con la madre. Nelle conclusioni è infine proposta una riflessione su quanto il gioco e il diritto ad esso connesso siano stati, a livello globale e nazionale, ostacolati dalle chiusure e dalle disposizioni restrittive messe in atto per il contenimento della diffusione del virus da Covid-19.
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