Riassunto analitico
In un momento in cui la nostra sicurezza alimentare futura è una seria preoccupazione, c'è un interesse significativo nel comprendere e promuovere le interazioni batteriche benefiche all'interno della rizosfera, in modo da aumentare la produzione delle colture e diminuire l'incidenza delle malattie. La crescita della popolazione mondiale è una grande sfida per l’agricoltura, resa ancora più ardua dai fitopatogeni. Negli ultimi tempi sono state identificate molte nuove specie batteriche con caratteristiche tali da permettere loro di stimolare la crescita delle piante e di combattere gli organismi dannosi per quest’ultime, di queste una grande parte è costituita da batteri residenti nella rizosfera. Le relazioni tra questi microrganismi e le piante sembra in molti casi portare ad un aumento della produttività. Gli streptomiceti posseggono un grande potenziale per il futuro dell’agricoltura, dopo aver dato prova del loro valore in altri settori, come quello della salute umana. Le funzioni che sembrano essere meglio caratterizzate all’interno di questo genere sono quelle di biofertilizzante e di biocontrollo. Nel corso del presente progetto di tesi ho proceduto al sequenziamento del genoma di tre ceppi batterici appartenenti al genere Streptomyces, denominati S3.11, S15.3 e S8.6, di potenziale interesse agronomico, e alla loro successiva annotazione al fine di ricostruirne i profili metabolici e di analizzarne la potenziale azione contro fitoplasma e funghi infestanti. Ho inoltre provveduto alla ri-analisi di 22 genomi di batteri appartenenti al genere Streptomyces che da letteratura potevano avere potenziali interessi agronomici, ma il cui genoma era stato solo in parte studiato. Per altro questo ha permesso anche di verificare la corretta determinazione di questi batteri poiché in molte occasioni i genomi depositati hanno descrizioni tassonomiche non corrette. I risultati ottenuti confermano gli streptomiceti come potenziali protagonisti dell’innovazione riguardante le pratiche agricole future, rimarcando però la necessità di una determinazione tassonomica più efficace delle specie appartenenti a questo genere.
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