Riassunto analitico
L’art. 5 della legge n. 1409 del 15 agosto 1863, detta legge Pica, dal nome del suo estensore, il deputato aquilano Giuseppe Pica, esponente della destra storica, dava facoltà al governo di «assegnare per un tempo non maggiore di un anno un domicilio coatto agli oziosi, a' vagabondi, alle persone sospette, secondo la designazione del Codice penale, non che ai camorristi, e sospetti manutengoli, dietro parere di Giunta composta del Prefetto, del Presidente del Tribunale, del Procuratore del Re, e di due Consiglieri Provinciali». Il provvedimento rientrava tra quelli di polizia preventiva e abbracciava, sebbene in un contesto normativo non univocamente orientato in quel senso, le teorie di Ferri, volte alla realizzazione di un apparato per la rieducazione sociale con caratteristiche special-preventive. Il domicilio coatto veniva perciò descritto come uno strumento avente lo scopo precipuo di colpire il mero pericolo della lesione di un diritto tutelato dall’ordinamento, una misura preventiva e non repressiva. Il domicilio coatto introdotto con la legge Pica consistette dunque nell’obbligo di dimora in un luogo designato per quei soggetti reputati pericolosi, secondo le categorie fissate dalla legge medesima. Categorie, però, non del tutto definite. Lo studio è volto a ricostruire l’iter storico che portò alla promulgazione delle leggi di polizia preventiva: dallo stato d’assedio nel regno delle due Sicilie con la lotta al brigantaggio e alla delinquenza comune sino alla strutturazione delle leggi di pubblica sicurezza. Un percorso di analisi delle teorie di prevenzione della delinquenza, la loro riduzione a profilassi, la funzione special-preventiva, in stretta comparazione con l’espressione concreta in sede di applicazione dell’istituto giuridico del domicilio coatto. Un approfondimento su fonti d’archivio inedite consente di comprendere gli effetti sui destinatari del provvedimento di domicilio coatto e le conseguenze rieducative. In particolare, la disamina del domicilio coatto di Lampedusa, dalla costituzione agli ultimi anni del XIX secolo, consente di gettare uno sguardo su cosa fu questo particolare istituto di pubblica sicurezza. Gestione, organizzazione, statistiche e rapporto con la popolazione locale, la colonna annonaria dell’Isola di Lampedusa, rappresentano un rapporto dettagliato sull’efficacia di un istituto giuridico di dubbia capacità rieducativa.
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