Riassunto analitico
L'elaborato si apre con un capitolo introduttivo dedicato alla descrizione delle caratteristiche generali dell'imposta sul valore aggiunto. Sono infatti analizzati i principali aspetti che caratterizzano il tributo; sia per quanto riguarda la sua struttura che l'applicazione. In particolare viene trattata inizialmente l'origine e la natura dell'Iva, con l'analisi del D.p.r. n. 633 del 26 Ottobre 1972 (tuttora in vigore) che istituì tale imposta in Italia e ne disciplina il funzionamento. Sono poi analizzati i presupposti di applicabilità del tributo (oggettivo, soggettivo e territoriale); vengono quindi classificate le differenti operazioni ai fini Iva e descritti taluni importanti aspetti quali il momento impositivo, la determinazione della base imponibile e le differenti aliquote applicabili, i fondamentali meccanismi del diritto di rivalsa e di detrazione e viene introdotto il meccanismo dell'autofatturazione. La trattazione prosegue poi entrando nel merito delle novità principali introdotte in ambito Iva dalla Legge di Stabilità 2015. Nel secondo capitolo dell'elaborato sono infatti descritti il nuovo regime dei minimi; le variazioni di aliquote sui pallets e sugli e-book; le nuove regole di territorialità per quanto concerne i servizi digitali; nonchè le novità in tema di rimborsi e di semplificazioni dichiarative. Viene infine analizzata la "clausola di salvaguardia", riguardante gli aumenti di aliquote che automaticamente si avrebbero qualora non fossero raggiunti i saldi di bilancio previsti dal legislatore. Nel terzo e nel quarto capitolo dell'elaborato si passa ad analizzare in modo più approfondito quelle che costituiscono le novità principali introdotte in materia di Iva nel 2015. Tali innovazioni riguardano in modo particolare l'estensione dell'autofatturazione (Reverse Charge) a nuovi ambiti rispetto a quelli precedentemente previsti e l'introduzione del meccanismo della scissione dei pagamenti (Split payment), in base al quale, in relazione agli acquisti di beni e servizi effettuati dalle Pubbliche Amministrazioni per i quali queste non siano debitori d'imposta, l'Iva addebitata dal fornitore nelle relative fatture deve essere versata dall'Amministrazione acquirente direttamente all'Erario anziché allo stesso fornitore, scindendo appunto il pagamento del corrispettivo dal pagamento dell'imposta relativa. Per quanto riguarda il reverse charge, ossia il sistema di inversione contabile che consente al prestatore/fornitore di non adempiere taluni obblighi relativi all'Iva, sono descritte le operazioni che ne sono soggette ed in particolare quelle a cui tale meccanismo è stato esteso a partire dal 2015; specialmente nel settore dell'edilizia ed in quello energetico; mentre la previsione del Governo di una sua applicazione al settore della grande distribuzione ha incontrato il veto della Commissione europea. Per quel che concerne invece lo split payment, dopo aver illustrato il funzionamento di tale meccanismo, viene analizzato l'ambito soggettivo di applicazione della norma che l'ha introdotto, individuando quindi anche i soggetti che ne restano esclusi. Sono poi trattati alcuni importanti temi quali le sanzioni previste per operazioni non regolari, le modalità di versamento dell'imposta e la possibilità di accedere ai rimborsi Iva in via prioritaria per i contribuenti che effettuino operazioni soggette alla scissione dei pagamenti. Nella parte finale dell'elaborato sono analizzati gli effetti finanziari causati dalle normative che hanno esteso (per il reverse charge) o introdotto (per lo split payment) tali meccanismi nonché i primi risultati da essi prodotti, anche in relazione agli obiettivi che il Legislatore si era prefissato al momento della loro introduzione.
|