Riassunto analitico
Background: Le mutazioni oncogeniche ereditarie nei geni BRCA1 e BRCA2 sono fortemente legate all'insorgenza precoce del cancro al seno e all'ovaio. Alle donne ad alto rischio di cancro ovarico si raccomanda la salpingo-ooforectomia riduttiva del rischio (RRSO). Tuttavia, l’RRSO può causare morbilità chirurgica e menopausa precoce, con sintomi climaterici e aumentato rischio di osteopenia, osteoporosi, disfunzione cognitiva e malattie cardiovascolari. Tuttavia, le differenze nell’esecuzione dell’RRSO in premenopausa o postmenopausa, in termini di impatto metabolico cardio-vascolare non sono state ancora adeguatamente indagate. Scopo dello studio: Abbiamo condotto uno studio clinico, prospettico e monocentrico al fine di comprendere l’impatto metabolico (alterazione dei biomarcatori cardio-vascolari e metabolici) della RRSO, a seconda che venga eseguita in premenopausa o postmenopausa, nelle pazienti BRCA mutate. Materiali e metodi: Abbiamo arruolato un gruppo di pazienti di sesso femminile, con mutazione predisponente al cancro al seno e all’ovaio, suddividendole in tre gruppi a seconda che avessero eseguito RRSO in premenopausa, in postmenopausa o che non avessero eseguito RRSO di età maggiore di 40 anni. Le pazienti arruolate si sono sottoposte ogni 6 mesi ad una visita di controllo ginecologica (con ecografia TV) associata ad una valutazione antropometrica (peso e altezza) e dei parametri metabolici (glucosio, insulina, HDL, LDL, colesterolo totale, trigliceridi). Gli esiti principali del follow-up di 18 mesi hanno permesso di valutare l'evoluzione e il confronto dei parametri metabolici nei diversi gruppi. Risultati: Abbiamo arruolato un totale di 108 donne mutate per BRCA, TP53 e RAD51D appartenenti a 3 gruppi differenti: Gruppo 1: costituito da 42 donne portatrici di mutazione che hanno eseguito RRSO in premenopausa negli ultimi 5 anni; Gruppo 2: costituito da 30 donne portatrici di mutazione che hanno eseguito RRSO in postmenopausa negli ultimi 5 anni e Gruppo 6: costituito da 36 donne portatrici di mutazione che non hanno eseguito RRSO e che presentavano cicli mestruali regolari all’arruolamento (con età >40 anni). Abbiamo confrontato le 52 pazienti BRCA 1 con le 54 BRCA 2 mutate inizialmente a T0 e, successivamente, considerando tutte quattro le valutazioni (T0-T1-T2-T3). Abbiamo riscontrato valori peggiori in termini di peso medio (P<0.0001), BMI medio (P =0.0003), % di massa grassa e massa grassa (P= 0.0006), insulina ematica (P=0.0002) e HOMA IR (P=0.0005) nelle pazienti BRCA1. Anche il colesterolo è risultato migliore nelle BRCA 2 con valori più alti di HDL (P=0.002) e più bassi di LDL (P=0.04). Successivamente, ci siamo concentrati nell’indagare, con le stesse modalità, le differenze fra le 72 pazienti che si sono sottoposte a RRSO ed i 36 controlli. Abbiamo così riscontrato differenze significative in termini peggiorativi nell’assetto del colesterolo totale (P=<0.0001), in particolare, del colesterolo LDL (P=<0.0001) ed i trigliceridi (P=0.015). Sono risultate significative anche differenze riguardati il peso (P=0.02), la % di massa grassa (P=0.002) e la massa grassa (P=0.04) nelle pazienti sottoposte a RRSO. Le donne che si erano sottoposte a RRSO in premenopausa presentavano un profilo metabolico non differente dalle donne che l’avevano fatta in postmenopausa, che però presentavano più di 10 anni in più in media all’arruolamento. Conclusioni: La paziente BRCA 1 mutata presenta un profilo metabolico peggiore rispetto alla BRCA 2 in termini di BMI, massa grassa, metabolismo glucidico e lipidico. L’annessiectomia, soprattutto se eseguita in premenopausa, ha un impatto peggiorativo significativo soprattutto su massa grassa e metabolismo lipidico (aumento LDL). Sono necessari provvedimenti specifici, soprattutto nella paziente BRCA 1 che si sottopone a RRSO in premenopausa, per limitare l’effetto probabilmente deleterio di questo importante impatto metabolico.
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