Riassunto analitico
La tesi intende indagare il tema del gruppo di lavoro, del lavoro di gruppo e della supervisione, quali elementi fondamentali della professione socioeducativa, integrata con una un’indagine empirica con focus sul tema della supervisione in un servizio socioeducativo del territorio reggiano. Il capitolo 1 della tesi, partendo dalle definizioni di Lewin e Bion, esprime il valore che il gruppo genera, ovvero un risultato che si ottiene esclusivamente tramite i contributi che ogni componente apporta. Nello specifico, il gruppo di lavoro, l’équipe, permette di creare il lavoro di gruppo, cioè la linea comune teorica e pratica, negoziata e condivisa, che ha la finalità di raggiungere gli obiettivi progettati. Il gruppo viene analizzato secondo due ambiti principali, quello psicologico e quello sistemico, sulla base degli elementi psicologici e sistemici, si definisce il “modello a quattro Dimensioni” ovvero Dimensione Reale, Dimensione Sociale, Dimensione Rappresentata, Dimensione Interna. Il gruppo di lavoro educativo, viene riconosciuto in qualità di "comunità di pratica", in grado di attuare processi di riflessività come teorizzato da Schön. Ogni gruppo di lavoro presenta determinati aspetti organizzativi, metodologici e didattici che lo caratterizzano per le sue fasi: progettare, osservare e documentare sono tre azioni chiave del gruppo di lavoro; esso si caratterizza anche in rapporto alle cosiddette "sette variabili" che sono: obiettivo, metodo, ruoli, leadership, comunicazione, clima, sviluppo. Il ruolo centrale del gruppo di lavoro è ricoperto dalla figura del coordinatore, ovvero il mediatore e facilitatore tra le parti, i suoi compiti vengono inseriti in tre ambiti, i quali sono quello di rappresentazione, di rappresentanza, e quello di cura delle interazioni e delle relazioni. Il capitolo 2 approfondisce la tematica della supervisione, in ambito pedagogico, quale strumento fondamentale nella professione socioeducativa, riconosciuta come strumento metariflessivo e professionalizzante. L’analisi focalizza l’attenzione sull'ambito della riflessività della professionalità educativa che permette di acquisire competenze e allo stesso tempo di produrre un sapere pedagogico; si compone di tre nuclei centrali: la trasversalità, la specificità e la valutazione dell'efficacia, in tale contesto, la figura del supervisore è centrale. Nella realtà del gruppo di lavoro, dell’équipe, il coordinatore è colui che sostiene la riflessività nella quotidianità della pratica lavorativa, diventando facilitatore della riflessione. Il capitolo 3 infine, approfondisce il tema della supervisione pedagogica, mediante un’indagine empirica svolta in un servizio socioeducativo del territorio reggiano, per realizzare ciò sono state eseguite delle interviste presso il Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) di Reggio Emilia. L’indagine è stata impostata in qualità di ricerca esplorativa, attraverso l’utilizzo dell’intervista semistrutturata. Gli obiettivi dell’indagine sono stati principalmente due: la progettazione e gestione della supervisione nel gruppo di lavoro ad opera del supervisore, e le percezioni relative alla supervisione da parte del gruppo di lavoro. Dalle interviste effettuate si riscontrano in modo evidente tutte le tematiche trattate, relative al gruppo, al lavoro di gruppo e alla supervisione. Tutti i contesti socioeducativi devono applicare la pratica della supervisione, perché risulta essere l’essenza di ogni gruppo di lavoro con finalità pedagogica: educatori consapevoli, che agiscono con la piena coscienza delle proprie azioni, delle proprie emozioni e delle dinamiche entro le quali si trovano, permettendo di esplicitare quel sapere che proviene dall’esperienza e che comporta conoscenza, miglioramento e progresso.
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