Riassunto analitico
Introduzione: L’intervallo QT è un intervallo osservabile all’elettrocardiogramma che comprende il complesso QRS e l’onda T che corrispondono rispettivamente alla depolarizzazione e alla ripolarizzazione ventricolare. In condizioni patologiche la durata del suddetto intervallo può essere alterata, come ad esempio nella sindrome del QT lungo. Questa condizione è un disturbo della ripolarizzazione miocardica caratterizzato da un intervallo QT prolungato sull'elettrocardiogramma. Codesta sindrome è associata ad un aumentato rischio di tachicardia ventricolare polimorfica, una caratteristica aritmia cardiaca pericolosa per la vita nota anche come torsione di punta. Lo scopo del presente studio è quello di indagare l’importanza del QTc nella refertazione dell’elettrocardiogramma con i dati raccolti dell’ambulatorio di Cardiogeriatria del Nuovo Ospedale Civile di Baggiovara. In particolare, si è voluto indagare se il QTc possa fornire informazioni che possono influenzare le scelte terapeutiche ed avere implicazioni prognostiche.
Materiali e Metodi: Per giungere a questo scopo sono stati studiati 1561 pazienti, di età media 77,03 ± 6,71 anni, 56% femmine, consecutivamente afferenti all’ambulatorio di Cardiogeriatria del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino a Baggiovara, dal 1° gennaio 2000 al 27 marzo 2019. Sono stati esclusi dall’analisi 247 soggetti per dati mancanti, pertanto, l’analisi è stata condotta su 1270 pazienti, di età media e sesso non differenti rispetto alla popolazione di partenza.
Risultati: All’analisi univariata è emerso che i soggetti con il QTc lungo avessero un età significativamente più alta (78,04±6,689 rispetto a 76,86±6,852, p=0,015), che avessero una maggior prevalenza di cardiopatia aritmica (35,4% rispetto a 24,9%, p<0,001), insufficienza venosa (34,2% rispetto a 27,7%, p<0,045), insufficienza renale (13,3% rispetto a 6,4%, p<0,024). Inoltre, è stato osservato come i soggetti con il QTc lungo avessero peso, BMI, circonferenza vita, circonferenza fianchi, pressione diastolica in ortostatismo, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione sistolica in clinostatismo, frequenza cardiaca in clinostatismo più elevate rispetto a chi aveva il QTc normale. Per quanto riguarda l’assunzione di farmaci nei soggetti con QT prolungato è stata osservata una maggior prevalenza di assunzione di uno o più diuretici, diuretici e ACE inibitori assieme, antiaritmici, anticoagulanti rispetto a chi non avesse il QTc prolungato. Il numero di farmaci assunti è più alto in chi ha il QTc prolungato (6,78±2,6 rispetto a 5,19±2,6, p=0,005). Infine, è stato osservato che i soggetti con QTc lungo presentano maggiormente rispetto alla controparte sana ortopnea, dispnea parossistica notturna, dispnea da sforzo, rantoli basali, tachipnea, edemi declivi, BAV 1° grado, BBDX, BBSX, emiblocco anteriore sx, alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione e deviazione assiale sx. All’analisi multivariata viene confermata la correlazione tra QTc lungo con l’assunzione di antiaritmici, di diuretici, l’insufficienza renale e la dispnea da sforzo, indipendentemente da età, sesso, altre patologie e comorbilità, variabili antropometriche, parametri vitali, farmaci, segni, sintomi o alterazioni elettrocardiografiche.
Conclusione: Riteniamo che essendo che il QTc molto prevalente nella popolazione anziana andrebbe valutato in ogni paziente geriatrico. Inoltre, sarebbe opportuno porre maggiore attenzione nei pazienti che hanno condizioni che si sono rivelate statisticamente significative o che assumono i farmaci che si sono dimostrati correlati.
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Abstract
Introduction: The QT interval is an interval observable on the electrocardiogram which includes the QRS complex and the T wave which correspond respectively to depolarization and ventricular repolarization. Under pathological conditions, the duration of the aforementioned interval can be altered, such as in long QT syndrome. This condition is a myocardial repolarization disorder characterized by a prolonged QT interval on the electrocardiogram. This syndrome is associated with an increased risk of polymorphic ventricular tachycardia, a characteristic life-threatening cardiac arrhythmia also known as torsade de pointes. The purpose of this study is to investigate the importance of QTc in reporting the electrocardiogram with the data collected from the Cardiogeriatrics clinic of the New Civil Hospital of Baggiovara. In particular, we wanted to investigate whether QTc can provide information that can influence therapeutic choices and have prognostic implications.
Materials and Methods: To achieve this goal, 1561 patients, with an average age of 77.03 ± 6.71 years, 56% females, were studied consecutively in the Cardiogeriatrics clinic of the New S. Agostino Civil Hospital in Baggiovara, from 1 January 2000 to March 27, 2019. 247 subjects were excluded from the analysis for missing data, therefore, the analysis was conducted on 1270 patients, of average age and gender not different from the original population.
Results: The univariate analysis revealed that subjects with long QTc had a significantly higher age (78.04 ± 6.689 compared to 76.86 ± 6.852, p = 0.015), who had a greater prevalence of arrhythmic heart disease (35 , 4% compared to 24.9%, p <0.001), venous insufficiency (34.2% compared to 27.7%, p <0.045), renal failure (13.3% compared to 6.4%, p < 0.024). In addition, it was observed that subjects with long QTc had weight, BMI, waist circumference, hip circumference, diastolic pressure in orthostatism, heart rate, respiratory rate, systolic pressure in clinostatism, heart rate in clinostatism higher than those who had the Normal QTc. As regards the intake of drugs in subjects with prolonged QT, a greater prevalence of intake of one or more diuretics, diuretics and ACE inhibitors togethers, antiarrhythmic, anticoagulants has been observed compared to those who did not have prolonged QTc. The number of drugs taken is higher in those with prolonged QTc (6.78 ± 2.6 compared to 5.19 ± 2.6, p = 0.005). Finally, it has been observed that subjects with long QTc have more orthopnea, paroxysmal nocturnal dyspnoea, exertional dyspnea, basal rales, tachypnoea, swelling edema, 1st degree BAV, BBDX, BBSX, left anterior hemiblock, nonspecific alterations of repolarization and left axial deviation.
The multivariate analysis confirms the correlation between long QTc with the intake of antiarrhythmics, diuretics, renal failure and dyspnoea exertion, regardless of age, sex, other pathologies and comorbidities, anthropometric variables, vital parameters, drugs, electrocardiographic signs, symptoms or changes.
Conclusion: We believe that since QTc is very prevalent in the elderly population it should be evaluated in every geriatric patient. In addition, more attention should be paid to patients who have conditions that have been statistically significant or who are taking drugs that have been shown to be related.
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