Riassunto analitico
INTRODUZIONE
La definizione del fabbisogno delle risorse infermieristiche e del personale di supporto atto a garantire adeguati ed appropriati livelli assistenziali nelle diverse aree cliniche rappresenta sicuramente un elemento centrale nel contesto di una programmazione sanitaria, anche in coerenza ed attuazione degli Atti Aziendali.
BACKGROUND
Numerosi sono stati gli studi e i metodi sperimentali per misurare il fabbisogno di risorse infermieristiche; ciascuno di essi ha sviluppato propri approcci concettuali e metodologici. Esiste una variabilità di metodi che spazia da sistemi matematicamente costruiti a modalità più semplici, sviluppate in relazione a specifiche realtà aziendali. Pertanto, tale diversità di metodo rende la ricerca di parametri universalmente accettati e utilizzabili molto difficile. E’ stato dimostrato come la mancanza di un adeguato rapporto infermiere-paziente possa: • portare a un aumento della durata dei ricoveri ospedalieri e della mortalità; • incremento del verificarsi di eventi avversi ; • a un accrescimento della mobilità per il personale infermieristico; • un indebolimento della capacità del sistema sanitario di rispondere adeguatamente ai bisogni del pubblico.
OBIETTIVO
La presente indagine è stata condotta con lo scopo di far fronte alla grande variabilità di metodi utilizzati per misurare il fabbisogno di risorse infermieristiche, cercando di costruire uno strumento bottom-up per la definizione dei pesi assistenziali attraverso uno studio osservazionale retrospettivo condotto in alcune UU.OO presso l’IRCSS Rizzoli di Bologna , partendo quindi dall’esperienza dei clinici che hanno individuato attraverso un metodo rigoroso, quelle variabili che assorbono la risorsa infermieristica nel loro setting lavorativo. Questo strumento risulta essere ad alta validità interna in quanto in questo Istituto i ricoveri sono quasi esclusivamente programmati con una variabilità molto limitata.
MATERIALI E METODI
Tale strumento è stato sviluppato al Centro di Ricerca delle Professioni Sanitarie del Rizzoli, mentre si portava a termine uno studio di dimensioni ed effetti più ampi: Fattori Prognostici, complicanze e abilità motorie alla dimissione nella popolazione anziana ricoverata per frattura di femore. Nello studio anziani sono state valutate tante variabili relative al paziente, ma nessuna che tenesse in considerazione le variabili inerenti la complessità organizzativa e quella assistenziale, cosa che abbiamo permesso di realizzare attraverso questo strumento, permettendo così di correlare l’outcome LDD anche a questi ultimi due aspetti. La raccolta dati inizia ad Ottobre 2013 tramite utilizzo della cartella clinica digitalizzata , quattro le unità operative coinvolte . Lo studio prende in considerazione variabili organizzative in grado di descrivere la turbolenza organizzativa (Occupazione media, Indice di rotazione, Indice di turnover e minuti di assistenza ) e variabili legati al paziente (età, intervento/diagnosi, dolore, comorbilità) . I dati rilevati dall’apertura di centinaia di cartelle cliniche sono stati inseriti su fogli Excel e successivamente rielaborati per poter verificare i risultati ottenuti attraverso la realizzazione di tabelle Pivot .
CONCLUSIONI
Strumento SENSIBILE che riesce a tener conto di variabili legati al paziente e all’organizzazione, non crea peso all’assistenza in quanto retrospettivo. Lo studio è stato condotto per il mese di Ottobre 2013, per non incorrere in un eventuale stagionalità si è ritenuto opportuno tarare lo strumento su un altro periodo identificato nel mese di Marzo 2014 che si è già concluso confermando la STABILITÀ del dato.
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