Riassunto analitico
L’amenorrea ipotalamica funzionale (FHA) è la causa più comune di amenorrea secondaria nelle donne in età riproduttiva. Essa non è riconducibile ad alcuna alterazione organica a carico dell’asse riproduttivo in quanto è causata dall’esposizione cronica allo stress, sia esso fisico, psichico o metabolico. In risposta a questi fattori stressanti si instaurano delle modificazioni ormonali con lo scopo di conservare energia e proteggere l’organismo, impattando negativamente sull’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio. In particolare, si assiste all’alterazione del rilascio pulsatile del fattore di rilascio delle gonadotropine (GnRH), con conseguente riduzione nella produzione di LH ed estrogeni. Tali modificazioni ormonali si rendono responsabili di molteplici conseguenze, che non comprendono solo l’infertilità, ma anche l’aumento del rischio cardiovascolare, lo sviluppo di osteopenia/osteoporosi ed effetti negativi sul tono dell’umore e sulle funzioni cognitive. Il trattamento della FHA richiede, pertanto, l’eliminazione delle cause stressanti, a cui si può associare l’integrazione con diverse opzioni terapeutiche. Al fine di migliorare il quadro ormonale e la ripresa dell’asse riproduttivo, questo studio intende valutare gli effetti dell’integrazione di basse dosi di 17-β-estradiolo (E2) sulla funzionalità neuroendocrina e riproduttiva, nelle pazienti con FHA. Sono state incluse nello studio pazienti in amenorrea nei 6 mesi precedenti la visita, senza disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia) o patologie endocrinologiche (iperprolattinemia, ipotiroidismo, ipercorticosurrenalismo, adenomi ipofisari), con storia di eventi stressanti psico-fisici ma non soggette ad attività sportiva agonistica. Dopo aver analizzato diversi parametri ormonali prima e dopo il trattamento, sono state suddivise in due gruppi in base ai valori basali di LH: ipogonadotrope se LH<3 mUI/mL e normogonadotrope se LH>3 mUI/mL. Analizzando poi i risultati ottenuti dopo il trattamento, è emerso che la somministrazione di 0.15 mg di E2 è in grado di modificare non solo l’assetto ormonale riproduttivo, ma anche quello tiroideo, surrenalico e metabolico, con differenze tra i due gruppi di pazienti. Questo studio, pertanto, sostiene l’efficacia dell’utilizzo di basse dosi di estradiolo al fine di ripristinare il quadro ormonale e metabolico nelle pazienti con amenorrea ipotalamica funzionale.
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