Riassunto analitico
L'elaborato prende in considerazione il conflitto patrizio-plebeo e l'evoluzione dello ius; in modo particolare l'emergere e lo sviluppo dello ius civile nel periodo intercorrente tra la monarchia e la res publica. L'esposizione prende le mosse dal primo capitolo ( La Roma delle origini), in cui si parte da una breve esposizione della figura del rex e del pater familias, all'interno di una società principalmente incentrata sulla gens; passando per l'esame della figura del re etrusco Servio Tullio, innovatore in campo economico, sociale e politico, giungendo, infine, all'influenza della religione (religio) all'interno della vita sociale e privata dei singoli cittadini romani, con l’esaltazione della figura dei pontefici e del loro ruolo di guida, all’interno di una civitas incentrata sulla pax deorum. Subito dopo (La rivolta della plebe e l’origine della res publica) si prosegue con la trattazione del ruolo dei plebei e delle azioni che hanno portato all'istituzione dei tribuni della plebe (494 a.C.), prima carica istituita al fine di tutelare gli interessi ed i diritti della classe sociale più estesa per numero, ma sottomessa e non considerata. Si prendono inoltre in considerazione le leges duodecim tabularum (databili tra il 451 – 450 a.C.) e la storia della magistratura straordinaria (decemvirato) dal quale queste sarebbero state elaborate. In ultimo, la parte finale dell'elaborato (Una nuova realtà) si apre con la descrizione delle cariche della magistratura dell'età repubblicana, caratterizzate principalmente dall'esclusivismo del patriziato, almeno fino all'emanazione delle leggi Licinie Sestie (367 a.C.). Leggi che, nella loro articolazione in tre differenti rotationes, hanno determinato l'istituzione del pretore; una nuova carica della magistratura che ha rappresentato un’ulteriore rafforzamento del patriziato, in una fase storica di grande cambiamento, dovuto principalmente all'aumento degli scambi commerciali, ed allo stesso tempo all’apertura del consolato alla classe plebea. Con il pretore e le nuove esigenze si accosta allo ius civile lo ius honorarium (diritto pretorio); un diritto nuovo ed aperto alla tutela degli interessi degli stranieri e degli stessi plebei. Lo scopo finale di questo elaborato è quello di comprendere se il miglioramento delle condizioni della classe plebea derivi effettivamente da una presa di coscienza e da conquiste reali oppure più semplicemente da concessioni della classe patrizia, per impedire il dilagarsi delle opposizioni e dei contrasti interni, che avevano la conseguenza di portare alla mancanza di supporto militare, in un periodo storico contraddistinto da notevoli guerre contro le popolazioni limitrofe, per attuare una politica di difesa e di espansione.
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