Riassunto analitico
In un mondo sempre più globalizzato, in cui il commercio risulta essere in continua espansione ed evoluzione, un ruolo chiave all’interno dello stesso, è rivestito dai segni distintivi in generale, e dal marchio, in particolare, volto non solo a tutelare, ma anche ad implementare il principio concorrenziale, che regola le condotte delle imprese operanti nel mercato. Oltre allo studio ed all’esposizione delle caratteristiche dell’istituto, e delle varie normative di riferimento, l’analisi verrà rivolta anche all’ipotesi criminosa più diffusa in materia, ovvero la contraffazione. Questo fenomeno, in costante aumento, risulta essere strettamente legato all’evoluzione tecnologica. A partire dalla seconda metà del secolo scorso, infatti, l’avvento dell’era digitale, introducendo nuovi strumenti di scambio e circolazione di beni e servizi all’interno del mercato globale, ha messo in luce le criticità del sistema normativo precedente, evidenziandone i limiti, e lanciando una nuova sfida agli ordinamenti dei vari stati. Tuttavia, nonostante l’ingente danno economico causato dalle attività illecite legate al traffico di beni contraffatti, e la sempre maggior diffusione degli stessi, il tema risulta ancora collocato in secondo piano, e prevalentemente ignorato dalle legislazioni. Solo negli ultimi anni, si è infatti iniziato a rivolgere uno sguardo più attento alla tutela dei diritti industriali, anche se quest’ultima, risulta prevalentemente improntata sulla salvaguardia degli interessi economici generali, piuttosto che a quella del singolo avente diritto. L’approccio del sistema interno, al tema, sarà poi integrato dalla prospettiva comunitaria, sotto la cui influenza sono state emanate ed apportate, le riforme e modifiche più significative in materia di diritti di proprietà industriale ed intellettuale.
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