Riassunto analitico
Il primo capitolo si apre con considerazioni di natura filosofico-giuridica con l’intento di schematizzare e riportare brevemente alcune dei principali aspetti della discussione in tema di diritti umani delle persone con disabilità, ai fini di contestualizzare al meglio questo elaborato. In particolare, possiamo idealmente suddividere il dibattito in tre sezioni: i ragionamenti circa la definizione del concetto di disabilità, lo spazio riservato alle persone con disabilità nelle teorie della giustizia, da quelle più tradizionali a quelle frutto dell’apporto della letteratura femminista, le riflessioni sul tema della visibilità della disabilità nel diritto e le conseguenze. Nel secondo e terzo, vengono esaminati e commentati alcuni degli strumenti normativi più importanti in tema di rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità: la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, quella sui diritti di bambini, bambine e adolescenti, l’ICF, la legge 104/92 e la riforma “Buona Scuola”. L’esame di questi documenti sarà integrato dall’esposizione dei momenti salienti del percorso di emersione dei diritti delle persone con disabilità e di alcune importanti sentenza della Corte costituzionale (sentenze 215/1987, 80/2010, 275/2016). Nel quarto capitolo, si approfondisce un aspetto particolare dell’inclusione scolastica, ovvero il suo rapporto con il divario digitale. La connessione tra inclusione scolastica e divario digitale origina da un sempre maggiore ricorso, nella vita in generale e anche nell’istruzione, alle tecnologie informatiche. Questa connessione si fa più forte e incisiva nel momento in cui il ricorso alle ICT diventa l’unico modo possibile per non interrompere il servizio scolastico, come è stato durante la crisi pandemica. Trovano, dunque, spazio, riflessioni sulla didattica a distanza sia per quanto riguarda i suoi rapporti con l’inclusione e il divario digitale, ma anche con riferimento agli effetti, alle modalità, alle fragilità e opportunità che rappresenta. L’elaborato si chiude riportando alcune conversazioni avute con ragazzi e ragazze con BES (di diversa natura).
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