Riassunto analitico
Il processo di globalizzazione ha profondamente trasformato la nostra società: i cambiamenti hanno interessato anche le imprese, che sono diventate scenari globali in cui persone provenienti da diversi ambienti socio-culturali interagiscono quotidianamente. Per collaborare con successo in questo nuovo scenario plurilingue, coloro che lavorano in imprese internazionali hanno adottato un codice comune di comunicazione, ossia una lingua franca. Al giorno d’oggi, l’idioma che ricopre il ruolo di lingua franca, in modo particolare nei contesti aziendali, è l’inglese. Al fine d’illustrare l’enorme espansione dell’inglese e la comparsa delle sue molteplici varietà, plasmate sia dai parlanti madrelingua che non, numerose ricerche sono state condotte in questo settore. In particolare, nel corso degli ultimi anni, gli studiosi hanno cercato di spiegare gli aspetti peculiari e i principi dell’inglese come lingua franca (English as a Lingua Franca, ELF). La presente tesi, sulla base della letteratura sull’argomento, ha l’obiettivo di esaminare come i parlanti di diverse lingue materne ed origini culturali utilizzano l’ELF nelle loro conversazioni. Questa ricerca esplora interazioni tra parlanti ELF nello showroom di Max Mara, attraverso un’analisi qualitativa fondata su un corpus, creato tramite la trascrizione e rielaborazione di dialoghi. In particolare, si indagherà quali strategie pragmatiche e risorse plurilingue sono utilizzate per ottenere la comprensione reciproca. Le conversazioni dimostrano che i parlanti che sfruttano l’inglese come linguaggio di contatto riescono a comunicare con successo, quindi possono essere considerati come utilizzatori della lingua a pieno titolo. Pertanto, i parlanti in questi contesti internazionali devono padroneggiare una competenza comunicativa globale per trasmettere il senso di ciò che dicono; diversamente, ci saranno più alte probabilità di fraintendersi.
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Abstract
Globalization has deeply transformed our society: changes have affected corporations too, which have become global settings where people from different socio-cultural backgrounds interact daily. In order to cooperate successfully in this new multilingual scenario, people working within international companies have started to adopt a common code of communication, namely a lingua franca. The language that nowadays has achieved this status of lingua franca in our everyday life, and particularly in business environments, is English. In order to illustrate the huge expansion of English and the emergence of evolving varieties, shaped by both native and non-native speakers, considerable research in this field has been carried out. In recent years, scholars have also attempted to explain the distinctive features and principles of English as a Lingua Franca (ELF). Based on previous theoretical backgrounds, the present dissertation aims at examining how users from different cultural origins and with different mother-tongues use ELF in their interactions.
This research will explore interactions among ELF speakers in the showroom of Max Mara (an Italian fashion company operating worldwide), through a qualitative small corpus-based analysis, created through the transcription and re-elaboration of dialogues. In particular, it will investigate which pragmatic strategies and plurilingual resources are used to co-construct meaning and achieve mutual understanding. The conversations will provide evidence that interactants using English as a contact language can successfully communicate, so they can be considered language users and not just simple learners. Therefore, speakers in these international settings need to master a global communicative competence in order to negotiate meaning, as otherwise misunderstandings are more likely to occur.
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