Riassunto analitico
Background: I pazienti con danno cerebrale acuto (ABI), nella fase acuta di degenza in ambiente neurointensivistico, con compromissione dello stato di coscienza, vengono sottoposti a neuromonitoraggio strumentale continuo e clinico, quest’ultimo quando possibile. Negli ultimi anni, è sempre più richiesto l’utilizzo di metodiche non invasive per ottenere informazioni multiparametriche: il pupillometro automatico ad infrarossi nella pratica comune di gestione del paziente affetto da ABI nei reparti di Terapia Intensiva è una delle metodiche largamente proposte in letteratura. Scopo: L’obiettivo dello studio è quello di osservare eventuali correlazioni tra il valore medio dell’indice neurologico pupillare (Neurological Pupil Index, NPi) e la evoluzione clinico-neuroradiologica nella fase acuta nelle diverse patologie a trattamento multidisciplinare neurochirurgico e neurointensivistico, quali lo stroke ischemico, il trauma cranico, l’emorragia subaracnoidea da rottura di aneurisma e l’emorragia intracerebrale spontanea. L’evoluzione delle patologie è stata misurata mediante l’analisi dei valori della deviazione della linea mediana rilevata alle TC cranio seriate, quale indice di ipertensione endocranica, durante la degenza. La eventuale correlazione con la evoluzione neuroradiologica è stata confrontata con la relazione tra la mortalità intraospedaliera e i valori medi dello NPi, stratificati per patologia. Materiali e Metodi: Questo studio retrospettivo osservazionale di coorte è stato effettuato dal 1/1/2019 al 31/12/2022, presso le UUOO di Terapia Intensiva (ICU) e Neurochirurgia (NCH) dell’AOU di Modena, su pazienti affetti da stroke ischemico (STROKE), danno cerebrale di origine traumatica (TBI), emorragia intracranica (ICH) ed emorragia subaracnoidea (SAH), trattati multidisciplinarmente. Sono stati raccolti i dati relativi alle misurazioni dello NPi, e dello shift della linea mediana rilevato alle TC cranio eseguite durante la degenza in ICU. È stato osservato in quali patologie l’evoluzione del monitoraggio con pupillometro e il monitoraggio neuroradiologico e l’evoluzione alla dimissione dalla ICU potessero avere delle correlazioni. Risultati: È stato possibile osservare la correlazione con un AVG-NPi più alto e una maggiore sopravvivenza, con un OR rispettivamente di: 2.531 (CI 95%: 1.184 - 5.411) per lo stroke ischemico; 3.381 (CI 95%: 1.683 - 6.791) per il TBI; 3.868 (CI 95%: 2.052 - 7.291) per la ICH. Questo studio non ha invece osservato una correlazione statisticamente significativa tra AVG-NPi e pazienti con SAH per la numerosità del campione. Pertanto, i modelli di regressione binaria che hanno restituito la probabilità di sopravvivenza significativamente aumentata man mano che il valore medio dello NPi aumenta sono stati osservati solo nei gruppi STROKE, TBI e ICH. II risultati più interessanti sono stati osservati nel gruppo STROKE, dove è stata osservata una correlazione tra il trend dello MLS e la mortalità (p=0.0112), tra il valore dicotomico </≥3 dello NPi e trend del MLS (p=0.0112) o valore >/≤ 5 mm del MLS (p=0.006), come tra AVG-NPi e la possibilità di osservare un MLS > 5 mm (OR= 0.313; 0.135 - 0.726; p= 0.007) o un di trend in peggioramento del MLS (OR= 0.366; 0.165 - 0.813; p= 0.014). Solo con un MLS ≥ 10 mm è stata osservata una significatività di correlazione con AVG NPI ≥/<3 per ICH (p=0.0364) e TBI (p=0.0074), oltre che con lo STROKE (< 0.0001). Discussione: Oggetto di questa tesi è osservare se vi sia una relazione tra i dati ottenuti mediante l’utilizzo della pupillometria e mediante l’imaging con TC cranio al fine di individuare tempestivamente pazienti con potenziale evolutività favorevole o sfavorevole. La pupillometria necessita di casistiche maggiori, per elevare la qualità del campione statistico. Tuttavia, il monitoraggio multiparametrico può incrementarne il valore prognostico.
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