Riassunto analitico
Background: L’epatocarcinoma (HCC) è una patologia ad eziologia multifattoriale e costituisce il 75-85% dei tumori primitivi del fegato. L'epatopatia di base, virale o/e metabolica, e i fattori geografici sono i principali determinanti che ne influenzano l'insorgenza e la prognosi. I trattamenti possono essere curativi (trapianto di fegato, resezione chirurgica, ablazioni intraoperatorie) o non curativi (trattamenti loco-regionali e chemioterapia sistemica). Il trapianto di fegato (LT) rappresenta la migliore opzione terapeutica in quanto cura sia l’epatopatia di base che la neoplasia. Tuttavia, la ridotta disponibilità di organi rende necessario identificare dei criteri di trapiantabilità. Storicamente i criteri di Milano costituiscono i criteri di trapiantabilità di riferimento, anche se, recentemente, la pratica clinica e le evidenze scientifiche dimostrano quanto tali criteri siano restrittivi, escludendo da questa opzione terapeutica pazienti che potrebbero beneficiare del LT sia dal punto di vista oncologico che in termini di sopravvivenza. Pertanto, sempre più Centri adottano criteri estesi (extended criteria) di trapiantabilità che tengono in considerazione sia parametri morfologici che caratteri propri della biologia del tumore (alfa-fetoproteina e risposta radiologica ai trattamenti locoregionali). Infatti, sono sempre più numerosi gli score pubblicati in letteratura che stimano il rischio di recidiva di HCC e la sopravvivenza globale (OS) dopo LT. Scopo: gli obiettivi dello studio sono stati la valutazione di frequenza e sedi di recidiva di HCC e il calcolo delle sopravvivenze dei pazienti sottoposti a LT per HCC secondo extended criteria. Inoltre, è stata analizzata l’efficacia predittiva di recidiva di HCC dei seguenti score pubblicati in letteratura: Metroticket 2.0, FrenchAFP, Within-All, NYCA, R3-AFP model. Materiali e metodi: sono stati raccolti in modo retrospettivo i dati anagrafici, anamnestici e clinici di tutti i pazienti che, nel triennio 2019-2021, sono stati sottoposti a LT per HCC presso l'U.O. di Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. Dall'anno 2019 infatti il Centro adotta criteri estesi di trapiantabilità per HCC. Sono stati inclusi nello studio 128 pazienti e sono state analizzate le frequenze di recidiva e le sopravvivenze, inoltre sono stati calcolati gli score predittivi di recidiva di HCC. Risultati: al momento della diagnosi di HCC, 87 pazienti erano Milano IN e 41 pazienti erano Milano OUT. Dei 128 pazienti, 112 sono stati sottoposti ad almeno un trattamento locoregionale pre-LT a scopo di downstaging o bridging. All’ultimo imaging pre-trapianto, 101 pazienti erano Milano IN e 27 Milano OUT. Le recidive di HCC dopo LT sono state 22 (17.2%), delle quali 18 manifestatesi entro il primo anno dal trapianto. I decessi sono stati 20 (15.6%), dei quali 9 correlati alla recidiva di HCC (45%). OS e DFS medie sono risultate rispettivamente di 25 mesi (23.9-47.5) e 23.6 mesi (21.5-47.5). Conclusioni: le frequenze di recidiva e le sopravvivenze globali dei pazienti inclusi nello studio sono confrontabili ai risultati pubblicati in letteratura sul tema da altri Autori. Pertanto, l’indicazione all’inserimento in lista per LT può essere guidata anche dall’utilizzo di score che considerano il comportamento biologico della neoplasia. In particolare, nella nostra coorte, Metroticket 2.0 e FrenchAFP sono risultati gli algoritmi con maggior efficacia predittiva.
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