Riassunto analitico
La tesi di laurea tratta della dibattuta questione relativa agli effetti della cancellazione della società dal registro delle imprese. Dopo un breve excursus sull’evoluzione normativa, giurisprudenziale e dottrinale sul tema oggetto della tesi, si mettono a confronto gli orientamenti scaturiti dalle note sentenze delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 2010 e del 2013. In particolare, le Sezioni Unite del 2010 (sentenze nn. 4060, 4061 e 4062), prendendo atto del nuovo art. 2495 c.c., affermano che la cancellazione della società dal registro delle imprese determina l’estinzione tout-court della società e dei rapporti che ad essa fanno capo, compresi i crediti, che si intendono rinunciati. Nel 2013 (sentenze nn. 6070, 6071 e 6072) la Suprema Corte muta la rotta interpretativa (anche se, in concreto, il quadro generale subisce modifiche marginali) affermando che la cancellazione della società dal registro delle imprese dà vita ad un fenomeno successorio – analogo a quello che si verifica quando muore una persona fisica - nel quale i soci assumono la veste di eredi: intra vires per le società di capitali, illimitatamente, cioè con tutto il loro patrimonio, per i soci delle società di persone (salvo che per i soci accomandanti). Il lavoro si spinge a ricercare quali siano i creditori che subiscono i maggiori pregiudizi da questa ultima presa di posizione della giurisprudenza di legittimità. Inoltre, viene esaminata la farraginosa disciplina – sempre dettata dalla Cassazione – avente ad oggetto la sorte dei crediti di cui è titolare la società nel momento in cui questa viene cancellata dal registro delle imprese. Il lavoro affronta poi l’accesa discussione sulla sopravvivenza quinquennale, ai soli fini fiscali e contributivi, delle società di capitali cancellate dal registro delle imprese. La norma che la prevede (art. 28, comma 4, d.lgs. m. 175 del 2014) - che nelle intenzioni del legislatore delegato (si tratta infatti di una disposizione attuativa della c.d. legge delega fiscale) avrebbe dovuto favorire il Fisco a dispetto degli altri creditori - rappresenta invece un caso scolastico di eterogenesi dei fini perché, in realtà, favorisce i fatti di evasione (per cui se ne propone un intervento correttivo). Infine, sono esaminati i fenomeni processuali che possono verificarsi quando la cancellazione dal registro delle imprese interviene in corso di causa.
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