Riassunto analitico
I NfL sono biomarcatori di neurodegenerazione, rilasciati in seguito a danno assonale, misurabili nel liquor e nel sangue. Numerosi studi hanno osservato livelli di NfL più elevati nelle malattie neurodegenerative rispetto ai controlli sani, suggerendo un possibile ruolo dei NfL come biomarcatori diagnostici. Tuttavia, il rilascio di NfL anche nei soggetti sani può essere influenzato da diversi fattori come l’invecchiamento, le comorbidità e la funzionalità renale compromessa. Inoltre, i NfL sono ritenuti biomarcatori aspecifici, in quanto il loro rilascio nel liquor e nel sangue è indipendente dallo specifico processo patologico che sottende la malattia neurodegenerativa. Questo studio ha avuto lo scopo di indagare la distribuzione dei NfL liquorali e sierici nella coorte afferente al Centro di Neurologia Cognitiva di Modena e di valutare la loro utilità nella diagnosi differenziale tra patologie neurodegenerative e patologie non neurodegenerative (inclusi disturbi psichiatrici) e tra diverse categorie diagnostiche di malattie neurodegenerative, tra cui malattia di Alzheimer (AD), demenza frontotemporale (FTD) e demenza a corpi di Lewy (DLB).
Sono stati reclutati 217 soggetti (114F, 103M, età media 62±11 anni), tra cui 59 soggetti senza una patologia neurodegenerativa (18 con disturbi psichiatrici e 41 controlli) e 158 con una patologia neurodegenerativa (47 con AD, 106 con FTD e 5 con DLB). I dosaggi dei NfL liquorali e sierici nelle malattie neurodegenerative sono risultati significativamente maggiori rispetto ai soggetti senza una malattia neurodegenerativa (1429 vs 456 pg/ml sul liquor e 34,60 vs 14,70 pg/ml sul sangue; p<0,001).
Suddividendo i pazienti in singole categorie diagnostiche, è emerso che i NfL misurati nel liquor sono significativamente più alti negli FTD rispetto a soggetti con AD o soggetti senza patologia neurodegenerativa. I NfL misurati nel siero sono significativamente più alti negli FTD rispetto ai controlli sani e ai soggetti affetti da disturbi psichiatrici e negli AD rispetto ai controlli sani. Inoltre, abbiamo documentato una correlazione positiva tra l’età e i NfL sia liquorali sia sierici e un trend di significatività nella correlazione positiva tra la funzionalità renale e i NfL sierici.
Il nostro studio ha permesso di confermare, nella nostra coorte clinica, l’utilità della misurazione dei NfL, sia sierici che liquorali, come biomarcatori efficaci nella distinzione tra patologie neurodegenerative e non neurodegenerative. Sia i NfL liquorali che quelli sierici, hanno inoltre mostrato ottime capacità discriminative tra i pazienti con FTD e i controlli sani o soggetti affetti da disturbo psichiatrico. Meno forte è risultata la capacità discriminativa tra diverse malattie neurodegenerative, sottolineando la scarsa specificità di questo biomarcatore. Infine, è emersa l’importanza di considerare la ridotta funzionalità renale come possibile fattore confondente nell’utilizzo clinico dei NfL sierici.
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