Riassunto analitico
Il susseguirsi di mutamenti radicali in ambito tecnologico e le conseguenti ripercussioni sul contesto economico attuale, caratterizzato da un alto livello di competitività, domestica ed internazionale, e dal ruolo sempre più centrale del cliente nella definizione delle strategie aziendali, implicano il ricorso a strumenti di management che consentano una gestione efficace ed efficiente del cambiamento, garantendo sostenibilità economica e vantaggio competitivo per l’impresa. Risulta di vitale importanza per le organizzazioni la capacità di far fronte ai continui cambiamenti che interessano mercati altamente concorrenziali in cui è forte la pressione a ridurre i costi operativi e che presentano la sfida di soddisfare le mutevoli esigenze di una domanda che richiede sempre prodotti e servizi migliori. Per far fronte a tali esigenze, è necessario un approccio adatto a sviluppare strategie e metodologie di consegna tempestiva (on time) di prodotti/servizi, garantendo il miglior uso di risorse limitate a disposizione. L’impiego di metodologie tradizionali di Project Management si è rivelato inefficace, in termini di tempi, costi e qualità, in contesti dinamici dove l’innovatività e le aspettative del mercato dettano ritmi non sostenibili per i principi teorici del management tradizionale. Alta instabilità dei requisiti, progetti di breve durata, produttività e velocità sono elementi che costituiscono la regola del cambiamento di ambienti altamente turbolenti. Di fronte a questa evidenza, nel corso degli anni ’90, in ambito software e IT, è emersa una spinta verso l’adozione di metodologie “agili” o “leggere” che hanno dato vita al corpo di conoscenze definito Agile Project Management (APM). L’APM non nasce come strumento rigido da adattare alle singole realtà, ma come una serie di linee guida che partono dall’idea di snellire le procedure di gestione, un approccio che raccoglie e ispira sotto di sé più metodologie, ognuna influenzata dai valori e principi racchiusi nell’Agile Manifesto. Nel corso degli anni gli studi di Project Management si sono interessati al potenziale di applicabilità delle metodologie Agile in settori diversi dal software development, valutando i vantaggi che l’impiego di tali metodologie potrebbe aggiungere alle tradizionali tecniche di gestione di progetto. L’obiettivo del presente elaborato è fornire una trattazione sistematica dell’approccio Agile alla gestione di progetto, presentandone gli elementi fondamentali e illustrando il framework più rappresentativo, lo Scrum. A questo scopo la tesi è strutturata in due parti: nella prima, vengono descritti i principi fondanti e gli aspetti più rilevanti dell’Agile PM, preceduti da una sintetica descrizione del modello Waterfall quale esempio di uno sviluppo progettuale tradizionale; la seconda parte dell’elaborato è dedicata all’analisi del modello Scrum, che consente di entrare più dettagliatamente nei contenuti della metodologia.
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