Riassunto analitico
La presente tesi di laurea costituisce un lavoro preliminare, il cui obiettivo è la costruzione del Profilo di Ruolo dell'Infermiere in Area Salute Mentale da adottare all'interno dell'AUSL di Reggio Emilia, attraverso i criteri metodologici applicati per la costruzione dei Profili già presenti in Azienda. Tali criteri prevedono la metodologia del profilo di posto proposto da Marmo, il modello di Levati per la mappatura delle competenze, il “Modello delle competenze Infermieristiche” individuato da FNC IPASVI (l'attuale FNOPI) nel 2015, e l'integrazione con la revisione della letteratura relativamente alle competenze specifiche dell'infermiere in Salute Mentale e al profilo di ruolo e al confronto con i Responsabili Infermieristici Dipartimentali del DSM-DP. La necessità di uno strumento che delinei le competenze attese risponde a diversi bisogni, relativamente ai professionisti permette di rivedere il proprio campo di attività secondo le norme disciplinari (profilo professionale, codice deontologico ed ordinamenti didattici), di rafforzare e sostenere l'identità professionale, attivare processi di autovalutazione e favorire l'inserimento del neoassunto; relativamente alle organizzazioni, rappresenta uno strumento che consente ai suoi stessi membri di precisare responsabilità ed aspettative da ciascuna posizione, nonchè di rappresentare lo standard di competenza di riferimento ai fini della gestione e sviluppo del personale e, non per ultimo, garantisce ai cittadini la presa in cura da parte di professionisti sempre più competenti orientati al miglioramento della qualità e alla formazione continua. Tale strumento si innesta nella logica del lavoro per processi, del lavoro per competenze, dell'empowerment professionale e della Clinical Governance.
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Abstract
La presente tesi di laurea costituisce un lavoro preliminare, il cui obiettivo è la costruzione del Profilo di Ruolo dell'Infermiere in Area Salute Mentale da adottare all'interno dell'AUSL di Reggio Emilia, attraverso i criteri metodologici applicati per la costruzione dei Profili già presenti in Azienda. Tali criteri prevedono la metodologia del profilo di posto proposto da Marmo, il modello di Levati per la mappatura delle competenze, il “Modello delle competenze Infermieristiche” individuato da FNC IPASVI (l'attuale FNOPI) nel 2015, e l'integrazione con la revisione della letteratura relativamente alle competenze specifiche dell'infermiere in Salute Mentale e al profilo di ruolo e al confronto con i Responsabili Infermieristici Dipartimentali del DSM-DP.
La necessità di uno strumento che delinei le competenze attese risponde a diversi bisogni, relativamente ai professionisti permette di rivedere il proprio campo di attività secondo le norme disciplinari (profilo professionale, codice deontologico ed ordinamenti didattici), di rafforzare e sostenere l'identità professionale, attivare processi di autovalutazione e favorire l'inserimento del neoassunto; relativamente alle organizzazioni, rappresenta uno strumento che consente ai suoi stessi membri di precisare responsabilità ed aspettative da ciascuna posizione, nonchè di rappresentare lo standard di competenza di riferimento ai fini della gestione e sviluppo del personale e, non per ultimo, garantisce ai cittadini la presa in cura da parte di professionisti sempre più competenti orientati al miglioramento della qualità e alla formazione continua.
Tale strumento si innesta nella logica del lavoro per processi, del lavoro per competenze, dell'empowerment professionale e della Clinical Governance.
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