Riassunto analitico
Il presente elaborato analizza l’evoluzione del caso “Popeye”, il quale vede nelle vesti di protagonista l’omonimo personaggio dei fumetti conosciuto in Italia con il nome di Braccio di Ferro. Il caso ha origine dalla diversa durata e concezione del diritto d’autore in Europa rispetto agli Stati Uniti e si intreccia con il destino del character “Mickey Mouse” a causa del particolare utilizzo dei marchi relativi a Popeye. Per quanto riguarda la diversa durata del diritto d’autore di Popeye, esso è scaduto in Europa il primo gennaio 2009, a 70 anni dalla morte di Elzie Segar, il disegnatore che ha creato il famoso marinaio; negli Stati Uniti, invece, il copyright scadrà il primo gennaio 2024, a 95 anni dalla pubblicazione sul quotidiano New York Journal della striscia a fumetti in cui Popeye fece la sua prima apparizione. Questa situazione conflittuale ha comportato la particolare gestione dei marchi “Popeye” da parte dell’azienda proprietaria del copyright del personaggio, la King Features Syndicate. Dalle nostre ricerche risulta che, attraverso un’attenta gestione dei marchi in suo possesso, la King Features Syndicate stia attualmente riuscendo a tenere Popeye lontano dal pubblico dominio europeo: l’utilizzo del nome Popeye o la sua associazione a un’immagine del personaggio violerebbe infatti la privativa che esso vanta come marchio. La procedura adottata dalla King Features Syndicate è diventata oggetto di studio per la Walt Disney Company, in quanto, se essa continuasse a rivelarsi efficace, anche l’azienda Disney potrebbe usufruirne a favore del proprio personaggio Mickey Mouse. Si avvicinano infatti le date di scadenza sia del copyright sia del diritto d’autore del celebre Topolino, previste rispettivamente nel 2023 negli Stati Uniti e nel 2036 in Europa. Un simile utilizzo della tutela destinata ai marchi impedirebbe per sempre al pubblico il libero utilizzo di tali personaggi, garantito dagli stessi copyright e diritto d’autore, i quali da un lato vogliono sì ricompensare lo sforzo creativo dell’autore conferendogli un fascio di diritti esclusivi che dovrebbero stimolarlo a un’ulteriore produzione, dall’altro, però, si pongono come garanti del libero accesso alla cultura da parte della collettività ponendo dei limiti temporali ai diritti degli autori. Tali limiti temporali sembrano ora superati da questo nuovo utilizzo del marchio, il quale, in quanto rinnovabile ogni dieci anni per un numero indeterminato di volte, potrebbe prevalere sulle forme di tutela appositamente create per le opere dell’ingegno creativo: copyright e diritto d’autore per l’appunto. Alla trattazione del caso “Popeye” precede un’analisi dei diritti di proprietà intellettuale ad esso correlati (diritto d’autore, copyright e marchio) e ne segue un esercizio di traduzione giuridica di dodici sezioni del titolo 17 dello United States Code relativo al copyright.
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Abstract
This thesis examines the evolution of the “Popeye” case which concerns the droit d’auteur and the copyright of the cartoon fictional character Popeye the Sailor Man. The case originally arose from the different duration and understanding of these two forms of IP protection and has then triggered a peculiar use of the related trademarks, thus intertwining itself with the future of the “Mickey Mouse” character.
Regarding the different duration of the IP rights, Popeye’s droit d’auteur has expired on 1 January 2009 in Europe, i.e. 70 years after its author’s death, whereas in the United States its copyright will run out on 1 January 2024, i.e. 95 years after the first appearance of Popeye in Segar’s comic strip published on the newspaper New York Journal.
This conflict situation has entailed an unusual use of the character’s trademark on the part of the copyright owner King Features Syndicate. According to the results of our research, King Features Syndicate seems to be currently retaining the control over the use of “Popeye” character in Europe through the careful management of the related trademarks owned by the company itself: the use of Popeye’s image or of its name are in fact considered an infringement of the rights afforded by the trademark registrations.
If this procedure proves to be effective in the long term, the Walt Disney Company, having closely followed all the actions undertaken by King Features Syndicate so far, will probably apply it as well with regard to Mickey Mouse. In fact, the Disney character’s copyright and droit d’auteur will expire in 2023 in the United States and in 2036 in Europe respectively.
Because of this trademark use, the general public will be denied its right to freely use these characters after the expiration of their protection, a right that is secured by the very droit d’auteur and copyright through the imposition of time limits on the duration of the exclusive rights conferred on the author as both a reward for its creative effort and an encouragement for future ones. On the contrary, a trademark has no time limits and can be renewed indefinitely for periods of ten years. For this reason, the unusual use of the trademark we are witnessing is likely to overcome both the droit d’auteur and the copyright, which were specifically enacted for original works of authorship.
The investigation on the case of “Popeye” is preceded by an analysis of the intellectual property concepts droit d’auteur, copyright and trademark, and followed by the translation of 12 sections of the United States Code in its 17th title concerning copyrights.
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