Riassunto analitico
BACKGROUND: La porzione di colon tra flessura epatica e flessura splenica, definita come colon trasverso, per anni è stata considerata come avente le medesime caratteristiche del colon destro, in particolar modo per le similitudini biologiche, ma, stando agli studi attuali, presenta in realtà analogie con il colon sinistro, soprattutto dal punto di vista del profilo molecolare. METODI: abbiamo delineato uno studio osservazionale retrospettivo basato sui dati del registro tumori di Modena con l’obiettivo di analizzare le caratteristiche clinico patologiche e gli outcome dei pazienti con neoplasia del colon trasverso metastatica. RISULTATI: Sono state analizzate le caratteristiche clinico-patologiche di 1646 pazienti: le neoplasie del colon di destra si sono presentate di maggiori dimensioni rispetto alle neoplasie del colon sinistro (incidenza di T4 34.90% VS 27.39% p<0.0042). Anche dal punto di vista del grading, pazienti con tumori del colon destro resecati hanno riportato una malattia più aggressiva (G3 38.94% a destra vs 23.40% a sinistra, p<0.0001). La diffusione metastatica delle neoplasie del colon destra si è confermata con maggiore frequenza a livello linfonodale (p 0,0103) e peritoneale (p 0,003), mentre l’incidenza di recidiva locale è più frequente nelle neoplasie distali (p 0,029). La sopravvivenza globale dei pazienti si è rilevata statisticamente superiore a sinistra rispetto a destra, sia considerando la media (22.47 mesi VS 17.95 mesi) sia la mediana (15.23 mesi VS 12.01 mesi) (P<0.0007). Abbiamo dunque valutato l’efficacia del trattamento con anticorpi monoclonali specifici (anti-VEGF e anti-EGFR) associati alla chemioterapia standard nei 2 gruppi di pazienti: in entrambi i setting, il beneficio sembra essere maggiore nelle neoplasie del colon sinistro (77,5% con anti-VEGF e 67,37% con anti-EGFR vs 66% e 51,02%). Questo dato è naturalmente limitato dalla conoscenza solo limitata (solo 290 casi totali su 1169 neoplasie) del profilo molecolare dei pazienti analizzati. In una seconda fase si sono analizzate le peculiarità delle neoplasie originarie dal colon trasverso rispetto alle neoplasie prossimali (cieco, ascendente) e distali (discendente, sigma). Nel confronto tra neoplasie originarie dal colon trasverso e dal colon destro si è evidenziata la superiore incidenza di neoplasie localmente avanzate T4 (52.73% VS 34.90%) pur in assenza di una differenza statisticamente significativa, così come relativamente al grading e al pattern di metastatizzazione, mentre è da evidenziare un differente profilo mutazionale (32% di neoplasie RAS mutate nelle neoplasie del trasverso VS 68% nelle neoplasie del colon destro, p 0,004). Nel confronto tra neoplasie originarie dal colon trasverso e del colon sinistro si conferma una maggior tendenza a sviluppare neoplasie localmente avanzate T4(52,73% vs 27% p 0,0038) e con scarsa differenziazione G3 (43.40% VS 23.40%) (P<0.0081) nel primo gruppo di pazienti. Dal punto di vista del beneficio dell’associazione di anti-VEGF (15 su 23 pazienti, 69,7% dei casi) o anti-EGFR (5 pazienti su 12, 41,67% dei casi) i numeri sono troppo piccoli per riuscire a trarre conclusioni definitive. Dal punto di vista della sopravvivenza dalla diagnosi di malattia metastatica, le neoplasie del colon trasverso presentano una sopravvivenza mediana di 10 mesi che, seppur non in modo significativo risulta essere inferiore sia alle neoplasie del colon sinistro che a quelle del colon destro. CONCLUSIONI: Il nostro studio ha confermato le differenze riportate in letteratura tra colon prossimale e distale e ha evidenziato come le neoplasie colorettali si presentino come un continuo evolversi di alterazioni clinico-molecolari dalle neoplasie del retto fino alle neoplasie ileo-ciecali rendendo, dunque, necessaria una migliore personalizzazione delle terapie.
|
Abstract
BACKGROUND: The colon portion between liver flexure and splenic flexure, defined as transverse colon, has been considered for years to have the same characteristics as the right colon, especially for the biological similarities, but, according to current studies, it actually presents similarities with the left colon, especially from the point of view of the molecular profile.
METHODS: This is a retrospective observational study based on data from the Modena Cancer Registry with the aim of analyzing the clinical pathological characteristics and outcomes of patients with metastatic transverse colon neoplasia.
RESULTS: The clinical-pathological characteristics of 1646 patients were analyzed: right colon neoplasms were larger than left colon neoplasms (incidence of T4 34.90% VS 27.39% p<0.0042). Also in terms of grading, patients with resected right colon tumors reported a more aggressive disease (G3 38.94% right vs 23.40% left, p<0.0001). The metastatic spread of right colon neoplasms was confirmed more frequently at lymph node (p 0.0103) and peritoneal (p 0.003) levels, while the incidence of local recurrence is more frequent in distal neoplasms (p 0.029). The overall survival of patients was statistically higher on the left than on the right, both considering the mean (22.47 months VS 17.95 months) and the median (15.23 months VS 12.01 months) (P<0.0007). We therefore evaluated the effectiveness of treatment with specific monoclonal antibodies (anti-VEGF and anti-EGFR) associated with standard chemotherapy in the 2 patient groups: in both settings, the benefit seems to be greater in left colon neoplasms (77.5% with anti-VEGF and 67.37% with anti-EGFR vs 66% and 51.02%). This data is naturally limited by the limited knowledge (only 290 cases out of 1169 neoplasms) of the molecular profile of the patients analyzed. In a second phase we analyzed the peculiarities of the transverse colon. In the comparison between neoplasms originating from the transverse colon and the right colon, the higher incidence of locally advanced T4 neoplasms (52.73% VS 34.90%) was highlighted, even in the absence of a statistically significant difference, as well as in the grading and metastatic pattern, with different molecular profile (32% of RAS neoplasms mutated in transverse VS 68% in right colon neoplasms, p 0.004). In the comparison between transverse and left colon neoplasms there is a greater tendency to develop locally advanced T4 neoplasms (52.73% vs 27% p 0.0038) and with poor G3 differentiation (43.40% VS 23.40%) (P<0.0081) in the first group of patients. Considering the benefit of anti-VEGF (15 out of 23 patients, 69.7% of cases) or anti-EGFR (5 out of 12 patients, 41.67% of cases) the numbers are too small to draw definitive conclusions. From the point of view of survival from the diagnosis of metastatic disease, transverse colon neoplasms have a median survival of 10 months which, although not significantly, is lower than both left and right colon neoplasms.
CONCLUSIONS: Our study confirmed the differences reported in the literature between proximal and distal colon and showed that colorectal neoplasms present as a continuous evolution of clinical-molecular alterations from rectal neoplasms to ileo-ciecal neoplasms, making a better personalization of therapies necessary.
|