Riassunto analitico
Questo elaborato ha lo scopo d’indagare chi sono i minori devianti e perché arrivano a prendere certe decisioni nel corso della loro vita. In particolare, il mio lavoro ha lo scopo di capire se l’esposizione a situazioni di fragilità possa influenzare le scelte di vita di soggetti che, essendo ancora personalità in fieri, risultano essere particolarmente influenzabili. Esiste correlazione tra devianza e contesto di crescita fragile? Questa domanda accompagnerà chi legge durante tutto il testo, cercando di trovare una risposta anche se, quando si parla di crescita, non vi è mai una soluzione netta. Certo, l’esposizione a contesti criminosi o di degrado potrebbe influenzare maggiormente il soggetto che, però, potrebbe anche prendere scelte differenti. Come, al contrario, non è raro sentire di ragazzi provenienti da contesti familiari stabili e forti che si lasciano andare a comportamenti devianti. Partendo quindi da una prima disamina di che cosa significhi essere minore deviante, ci si soffermerà successivamente sulle norme che regolamentano i comportamenti dei minori autori di reato. In particolare, di analizzerà il DPR 448/88, definito anche Codice del processo penale minorile. Il secondo capitolo analizzerà nello specifico il ruolo che gioca la famiglia nella partita educativa dei figli. Essere genitori oggi è un compito molto difficile e, per svolgerlo al meglio, bisogna cercare di rendere i genitori consapevoli del grande ruolo che andranno ad affrontare. Oltre a una disamina su cosa è famiglia e come viene intesa al giorno d’oggi, si farà anche un’analisi più specifica sulle famiglie fragili e cosa s’intende per fragilità: si parla solo di povertà economica o si fa riferimento anche a quella educativa? Il terzo capitolo, invece, si concentra sul ruolo che ha la scuola nel cercare di prevenire fenomeni di devianza. In particolare, verrà preso in considerazione un progetto, Life Skills Training Lombardia, che ha lo scopo di promuovere le competenze trasversali, ovvero quelle competenze che ognuno di noi dovrebbe possedere per vivere al meglio in relazione con gli altri. Al termine del percorso verrà esposto il mio progetto di tirocinio dove ho avuto l’occasione di sviluppare con successo il progetto all’interno di una scuola primaria. Come insegnante, sono sempre rimasta molto colpita dai casi più fragili che mi capitavano in classe e ho sempre cercato di essere un punto di riferimento per quei bambini che vivevano in situazioni di degrado educativo. Non esiste un’unica soluzione per cercare di arginare i fenomeni di devianza minorile, tutto sta nel voler fare il primo passo verso un cambiamento che possa essere realmente concreto. Spesso, infatti, chi decide di commettere degli illeciti lo fa perché non vede altra soluzione per farsi sentire, per farsi ascoltare, per farsi vedere. La maggior parte degli adolescenti commette atti illeciti perché vuole attirare l’attenzione, far capire che esiste e che può fare la differenza nel mondo. Ed è vero, la differenza nel mondo gli adolescenti la possono fare davvero, tutto sta nel come: agendo in maniera scorretta essi mettono in moto un meccanismo che li porta ad essere visti come ‘fannulloni’, ‘disgraziati’ o, peggio ancora, ‘criminali’. Se, invece, già a partire dalla scuola primaria, si insegna ai bambini che possono fare la differenza sviluppando al meglio le proprie skills, allora noi insegnanti avremo compiuto al meglio il compito che ci è stato affidato: crescere alunni consapevoli dei propri gesti e che sanno prendere le decisioni giuste per fare la propria personale differenza nel mondo.
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