Riassunto analitico
Questa tesi di laurea si pone come obiettivo la realizzazione di un modello, sia virtuale che reale, di una concept car, su layout e piattaforma predefiniti, con relativo studio concettuale di una innovativa soluzione tecnologica che permette la rimozione del padiglione del veicolo in maniera completamente automatizzata e a scomparsa. La seguente attività di elaborazione viene articolata in varie fasi seguendo il modello del processo di progettazione secondo Pahl e Beitz. La prima fase, denominata Task Clarification, prevede la raccolta di informazioni sulle caratteristiche e sui vincoli del progetto, al fine di definirne le specifiche. Nel caso in esame è stato necessario definire il target di mercato del prodotto e l’identificazione dei competitors. In particolare, proponendo il progetto una soluzione tecnologica del tutto innovativa, è stato indispensabile effettuare una ricerca sullo stato dell’arte attuale al fine di conoscere le tecnologie simili presenti sul mercato, individuarne i problemi (o le esigenze) e considerarli durante il progetto del nuovo prodotto in relazione alle potenzialità e agli ostacoli che presenta il contesto. Sempre in questa fase verranno interrogate tutte le normative che il prodotto deve rispettare una volta realizzato. La seconda fase di progettazione è definita Conceptual Design e vedrà invece la definizione delle funzioni da includere nel progetto, l’identificazione dei “principi di soluzione” e lo sviluppo delle soluzioni concettuali stesse. Durante questa fase verrà effettuato uno studio sul family feeling della casa costruttrice, alla quale il prodotto apparterrà una volta realizzato. Tale studio è necessario e influenzerà la creazione dei primi bozzetti di stile, il primo passo concreto, anche se ancora in fase solo concettuale, verso la realizzazione della nuova vettura. Parallelamente al cosiddetto “esercizio di stile” verrà analizzato il layout tecnico di base, individuati i vincoli relativi all’applicazione della soluzione tecnologica ed effettuate le prime scelte di progetto da cui partire nella fase successiva. Nella terza fase, Embodiment Design, verranno concretamente portate avanti le soluzioni identificate nella fase di progetto concettuale, le quali presenteranno ancora margine di modifica e miglioramento in base alle problematiche di carattere tecnico che potrebbero nascere durante la progettazione vera e propria. Sarà in questa fase che i bozzetti di stile prenderanno forma grazie ad una rappresentazione 3d del modello attraverso la quale sarà possibile, in maniera più efficiente, tenere in considerazione gli aspetti tecnici, valutare la fattibilità dell’insieme ed eliminare le criticità del progetto. In particolare si cercherà di trovare il giusto compromesso tra scelte stilistiche e funzionali, al fine di proporre un concept del tutto innovativo (grazie alla proposta di una soluzione tecnologica all’avanguardia) ma allo stesso tempo stilisticamente piacevole, vista la tipologia di prodotto, dove la “forma” rappresenta sicuramente una fetta considerevole dell’appetibilità del risultato finale. Non trattandosi di un concept pre-serie, ma perseguendo l’obiettivo di essere un concept di tipo funzionale, capace di definire un concetto di utilizzo nuovo rispetto a quanto oggi viene proposto nel mercato automotive, la quarta e ultima fase del processo produttivo, che in genere riguarda il processo costruttivo, si concentrerà nel caso in esame sulla realizzazione di un prototipo fisico in scala 1:5 che, rispetto al solo modello virtuale, permetterà di trarre valutazioni più approfondite sia dal punto di vista ingegneristico che da quello puramente stilistico.
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