Riassunto analitico
Nel corso dei secoli il fenomeno di emarginazione delle persone diversamente abili ha subito numerose trasformazioni; i comportamenti attraverso cui gli individui si confrontano con la disabilità sono strettamente collegati ai valori promossi all'interno della società di appartenenza. Ad oggi si assiste ad una riscoperta della persona disabile nella sua globalità;la percezione meramente assistenzialistica con la quale questi soggetti venivano trattati ha ceduto il passo ad una prospettiva dinamica e partecipativa di questi ultimi, sia all'interno della comunità sia all'interno del mondo del lavoro. L'inserimento all'interno del mondo del lavoro si presenta come uno strumento ed un momento di particolare rilevanza per i soggetti socialmente svantaggiati ai fini della maturazione di una identità personale e sociale. E' necessario essere consapevoli del fatto che il soggetto disabile affronta il mondo del lavoro ben conscio delle difficoltà sia proprie che altrui, di fronte all'accettazione ed al fronteggiamento della disabilità stessa; i contesti di lavoro possiedono gradi di preparazione spesso estremamente differenti ed i fattori condizionanti sono numerosi e di diversa natura sociale. Fondamentale per colmare le lacune, sia di tipo gestionale che strategico, è l'adozione da parte delle imprese del filone denominato "Disability management", il quale parte dal presupposto che sia l'azienda a doversi adattare alla disabilità del singolo lavoratore e non viceversa, in quanto solo in questo modo è possibile realizzare i molteplici e numerosi vantaggi connessi alla strategia dell'inclusione. Proprio per questo si propone la figura professionale del "Disability manager", soggetto capace di coniugare il risultato produttivo del soggetto disabile con la diffusione del benessere all'interno del luogo di lavoro.
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