Riassunto analitico
Dove è l’etica nel mondo di oggi? In quali azioni si rivela? Da quali discorsi viene richiamata? A partire da questi interrogativi e da un’esigenza di ritrovare un insieme di valori condivisi si sono illustrate riflessioni sullo status dell’etica nella nostra società, indagando poi sulle possibili soluzioni per un miglioramento collettivo. La nostra società si configura come disorientata o, meglio, orientata quasi esclusivamente al calcolo e al profitto individuali, cieca delle loro conseguenze sociali e ambientali, frammentata, segnata da una crescente solitudine, dall’arbitrarietà, dalla competizione e dall’indifferenza. È una società che offre un’eccessiva libertà individuale e causa incertezza, preoccupata prevalentemente del presente e inconsapevole di questo suo stato. L’inconsapevolezza è aggravata dalle nuove tecnologie, che non permettono un pensiero profondo a causa della velocità e della quantità d’informazioni offerte, che rischiano di accentuare pregiudizi e alienare. Vi sono una diffusa superficialità, consumismo, sfiducia nelle istituzioni, senso di impotenza, instabilità identitaria, furbizia, forza e disonestà. In questa tesi ho dapprima descritto la condizione della visione etica della società moderna dopo la rivoluzione scientifica e successivamente ho analizzato le ricadute sociologiche. In seguito, ho raccolto contributi di pensiero potenzialmente risolutivi per riorientare la società all’umanizzazione, contributi di cui l’educazione si rende protagonista per il cambiamento sociale poi delineato. Si sono poi presentati due percorsi di educazione all’etica: il progetto MelArete, rivolto alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria, progetto in linea con la visione filosofica e educativa che viene presentata nella tesi, e l’unità didattica di apprendimento Comunicazione gentile, ispirata dal progetto e condotta in questa annualità di tirocinio alla scuola primaria. MelArete ha stimolato il pensiero etico dei bambini sui concetti di bene, cura e di alcune virtù come il coraggio, la generosità, il rispetto e la giustizia tramite conversazione socratica, con domande aperte, e a partire da esperienze proposte. Inoltre, sono stati sollecitati problem solving, racconti a voce e disegni (alla scuola dell’infanzia) e descrizioni scritte (alla scuola primaria) sulle virtù viste e agite e, infine, proposte di azioni virtuose. Con l’unità didattica d’apprendimento che ho progettato mi sono focalizzata su un'altra virtù etica, la gentilezza. Ho stimolato i bambini alla consapevolezza su come agire e, in particolare, parlare per metterla in atto, aiutandoli a perseguire il benessere sociale. Sono state presentate diverse esperienze: visione di cartoni animati, disegni, una lettura e un gioco. Si sono utilizzate le metodologie della lezione dialogica, lavoro a piccoli gruppi, diari di bordo, problem solving, domande guida per una riflessione metacognitiva, e role playing configurato con il pensiero. È importante allenare i bambini allo sguardo e all’attitudine sociale perché è fondamentale l’educazione etica: aiuta ad agire da membri consapevoli e responsabili nella società, nucleo centrale di ciò che significa essere umani.
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