Riassunto analitico
Il varicocele, cioè la presenza di varicosità testicolare, rappresenta una delle anomalie più ricorrenti a livello del testicolo. La patologia è importante poiché può essere associato a condizioni di infertilità o ipofertilità maschile già dagli anni ’50. Numerosi lavori scientifici sostengono questa associazione confermando l’utilità della correzione chirurgica; altri lavori, invece, non evidenziano un quadro migliorativo in termini di procreazione. Il rapporto tra varicocele e infertilità è dunque ancora discusso, da un lato l’unica indicazione è il trattamento chirurgico, d’altro canto metà degli uomini affetti da varicocele, anche di dimensioni cospicue non presenta alterazioni dei parametri seminali. È evidente l’assenza in letteratura di studi controllati e randomizzati che definiscano il reale impatto con l’infertilità. Questo lavoro di tesi si pone come obiettivo di rispondere ad alcuni quesiti clinici: il trattamento chirurgico del varicocele può essere efficace o espone il paziente a un rischio significativo di over treatment? C’è accordo sulla gestione del paziente con varicocele in termini di modalità clinico-diagnostiche e di management? La varicocelectomia migliora la qualità del liquido seminale, consentendo il pieno recupero della fertilità naturale o non apporta alcun beneficio in termini di incremento dei valori nemaspermici post- intervento? Per rispondere ai quesiti sopracitati, in questo studio retrospettivo osservazionale, sono stati valutati i parametri del liquido seminale di pazienti candidati all’intervento di varicolectomia: in particolare gli esiti di spermiogrammi pre e post-intervento. Tutte le analisi del liquido seminale sono state eseguite dal Laboratorio Analisi Chimico- Cliniche ed Endocrinologia Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova – IRCCS di Reggio Emilia. Sono state eseguite in accordo con i criteri descritti nelle ultime Linee Guida WHO 2010 e refertate solo da personale sanitario con la medesima Clinical Competence, al fine di eliminare bias di lettura dei parametri nemaspermici stessi. All’elaborazione statistica emerge chiaramente come non ci siano miglioramenti statisticamente significative tra le condizioni pre e post-intervento in termine di Volume, numero e N.ro totale di spermatozoi, Motilità PR+NP e N.ro spermatozoi normali. I parametri, morfologia e motilità post-intervento, stratificati per la morfologia pre- intervento mostrano invece come una migliore condizione iniziale sia poi conservata anche nel post-intervento, con un risultato statisticamente significativo, anche se su una popolazione limitata. C’è una differenza significativa nel post varicocelectomia in termini delle percentuali di spermatozoi mobili PR tra le due sottopopolazioni, pur rimanendo un parametro nemaspermico alterato nel 28.6% dei pazienti. Considerata la ridotta numerosità della popolazione non sono state evidenziate delle correlazioni, eccezione fatta per la motilità PR tra i valori nemaspermici pre e post varicocelectomia. La correlazione negativa potrà essere confermata o smentita solo da una valutazione su una popolazione più estesa. Ad oggi, quindi, non abbiamo evidenze a dimostrazione dell’impatto migliorativo dell’intervento di varicocelectomia sui parametri seminali post-intervento.
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