Riassunto analitico
La sclerosi multipla è una patologia autoimmune che in Italia colpisce circa 118mila individui. La patogenesi consiste in un processo autoimmunitario che attiva un anomalo funzionamento dei linfociti T che agiscono contro componenti del sistema nervoso, in particolare sulla mielina, ciò va ad interferire con la normale trasmissione degli impulsi nervosi. Un forte limite per nuove prospettive terapeutiche è quello di non aver ancora individuato le cause prime della malattia e l’estrema variabilità con cui essa si presenta. Il trattamento quindi deve essere individuato da caso a caso, cioè è personalizzato; in più i centri di sclerosi multipla, dotati di personale specializzato per assistere il malato nel suo percorso di vita, forniscono un supporto sia psicologico che medico. Le terapie in grado di modificare il decorso naturale della malattia prevedono l’impiego di immunosoppressori, immunomodulanti e anticorpi monoclonali. La sfida consiste nel trovare un farmaco che agisca esclusivamente, o quasi, nei confronti di un bersaglio specifico, possibilmente caratterizzato da un’alta potenza a basse concentrazioni; quindi minimizzare gli effetti collaterali e migliorare la qualità della vita del paziente.
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