Riassunto analitico
La presente tesi prende in esame la relazione tra l’empatia in quanto capacità socio-emotiva e la lettura di fiction. In seguito a un’analisi della letteratura scientifica disponibile a questo proposito viene descritto il progetto Empatia e narrativa: promuovere l’empatia attraverso la lettura che ha preso avvio dallo studio del tema e che ha coinvolto una classe terza di una scuola primaria di Reggio nell’Emilia. L’obiettivo di tale elaborato consiste nello studio del concetto complesso di empatia, nella comprensione delle motivazioni che rendono necessario un intervento educativo finalizzato allo sviluppo di tale capacità, nello studio delle strategie didattiche utili al perseguimento di tale scopo e, a questo proposito, nello specifico, nell’analisi dei meccanismi sottesi alla lettura e delle caratteristiche delle fiction che ne determinano la promozione. L’analisi della letteratura scientifica, infatti, ha messo in risalto la presenza di una correlazione positiva tra la lettura di fiction e lo sviluppo della capacità empatica, essenziale per la vita dell’individuo. L’obiettivo del progetto realizzato alla scuola primaria è stato, appunto, quello di verificare, seppur in assenza di metodologie oggettive e misurazioni scientificamente validate, l’esistenza di tale relazione. Il primo capitolo dell’elaborato cerca di chiarire, partendo dal presupposto che non esiste una definizione univoca, il concetto di empatia, prendendo in esame le definizioni, le concezioni e i modelli elaborati da filosofi e psicologi. Emerge da tale trattazione la complessità dell’empatia, costituita da componenti affettive e cognitive e la sua natura multidimensionale. Il secondo capitolo, invece, si propone di indagare le ragioni che motivano la necessità di un’educazione all’empatia e le strategie didattiche utili al perseguimento di tale obiettivo. Si ha la definizione di empatia in quanto life skill secondo l’OMS e, di conseguenza la sua considerazione in quanto obiettivo prioritario dell’educazione delle nuove generazioni. Vengono, inoltre, messe in risalto le relazioni tra l’empatia e la riduzione dell’aggressività e del pregiudizio, la maturazione del concetto di sé e la promozione di comportamenti prosociali. Il terzo capitolo approfondisce il legame tra empatia e narrativa e il ruolo che la seconda ha nella promozione e potenziamento della prima. Gli studi in merito a tale tema hanno permesso di approfondire i processi sottesi alla lettura che determinano tale relazione positiva, in particolare il trasporto, la simulazione, l’identificazione e l’identificazione empatica. Vengono delineate, inoltre, le posizioni nei confronti del testo, le caratteristiche della trama e dei personaggi e le scelte stilistiche dell’autore che aumentano la probabilità dello sviluppo della capacità empatica nel lettore. L’ultimo capitolo è dedicato alla presentazione del progetto realizzato nella scuola primaria sulla base dello studio della letteratura scientifica. Il progetto ha dimostrato, nei suoi risultati, seppur non oggettivi e rilevati mediante l’osservazione del comportamento e delle azioni dei bambini e l’analisi dei loro contributi e dei loro elaborati, la presenza di una relazione positiva tra la lettura di fiction e lo sviluppo della capacità empatica. Infatti, sono stati intuiti miglioramenti rispetto all’espansione e specificità del vocabolario utilizzato per il riconoscimento e la definizione delle emozioni altrui; rispetto alla capacità di Teoria della Mente e all’abilità di gestione delle dinamiche relazionali all’interno dei lavori di gruppo. Il progetto, inoltre, ha rappresentato il punto di partenza per l’instaurazione di una pratica utile nella vita scolastica quotidiana, infatti ha consentito una maggiore propensione degli studenti alla lettura ad alta voce di libri in classe, poiché hanno mostrato apprezzamento per il percorso entro il quale sono stati coinvolti.
|