Riassunto analitico
Il presente progetto di tesi si articola attorno a due temi principali: l’educazione scientifica, in particolare la didattica della biologia, e l’inclusione. Esso nasce dalla volontà di indagare l’aspetto inclusivo della disciplina e le principali metodologie didattiche che facilitano gli apprendimenti e che favoriscono l’inclusione e la partecipazione di ciascun alunno migliorando, allo stesso tempo, le dinamiche relazionali in classe. Il presente elaborato si compone di cinque capitoli. In particolare, nel primo capitolo vengono presentati alcuni temi fondamentali della biologia, quali l’evoluzione, la classificazione e il rapporto forma-funzione. Nel capitolo viene sviluppato anche il tema della biodiversità e, scendendo sempre più nello specifico, vengono presentati i vari gruppi che compongono il regno animale. Nel secondo capitolo invece, attraverso l’analisi di alcuni documenti importanti, viene presentata la storia dell’educazione scientifica. Nei documenti viene sottolineata l’importanza di proporre ai discenti esperienze concrete al fine di favorire un apprendimento significativo. Per questo vengono illustrate alcune metodologie didattiche attive che si rivelano essere particolarmente efficaci nell’insegnamento delle discipline scientifiche. Infine, vengono illustrate le ragioni che sostengono l’importanza dell’educazione scientifica a scuola. Nel terzo capitolo vengono invece presentati gli assunti teorici che si trovano alla base dell’approccio narrativo-metaforico alle scienze e il progetto di tirocinio “Piccoli Scienziati”. Quest’ultimo, nel quale il presente progetto di tesi si è inserito, si basa proprio su questo innovativo approccio alla didattica delle scienze e vede nelle storie, nelle esperienze dirette e nelle attività laboratoriali uno strumento fondamentale per apprendere concetti scientifici, talvolta anche molto complessi. Si fa quindi riferimento alla teoria della comprensione multipla di Kieran Egan, all’idea di image schema, di Force Dynamic Gestalt e di mente embodied, per giungere poi a sottolineare l’importanza delle narrazioni e delle metafore nella vita quotidiana dei bambini e nei processi di insegnamento-apprendimento. Nel quarto capitolo si tratta invece del tema dell’inclusione scolastica, partendo dalle norme di riferimento più importanti per arrivare al tema della differenziazione didattica e della promozione del benessere personale e collettivo. Al termine del capitolo viene fornito anche un approfondimento sull’inclusività della biologia. Infine, il quinto capitolo presenta il percorso di sperimentazione realizzato in una classe quarta di una scuola primaria di Reggio Emilia. Esso ha avuto un duplice obiettivo: valutare l’efficacia delle metodologie attive e dell’approccio narrativo-metaforico in ottica inclusiva al fine di migliorare le conoscenze scientifiche degli alunni con BES e di verificare, inoltre, se e come tali approcci potessero essere utili per migliorare la percezione dello stato di benessere degli alunni e il clima relazionale in classe. Dai dati raccolti e dalla loro analisi è emerso che le metodologie attive si rivelano essere particolarmente inclusive per tutti gli alunni, indipendentemente dalle difficoltà iniziali di ciascuno. Esse hanno non solo permesso un aumento delle conoscenze e delle competenze di tutti gli studenti, ma hanno anche favorito l’instaurarsi di relazioni più solide tra i membri del gruppo classe e un aumento generale del benessere dei discenti. A fronte dei risultati ottenuti, anche grazie alle continue osservazioni realizzate a scuola, è possibile affermare che sia il progetto realizzato in classe sia il progetto “Piccoli Scienziati” si sono rivelati essere particolarmente inclusivi, coinvolgenti e funzionali a valorizzare le unicità di ciascuno.
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