Riassunto analitico
La menopausa rappresenta un momento fisiologico nella vita di una donna che insorge in media tra i 48 e i 52 anni. È un processo complesso associato alla cessazione irreversibile della funzionalità ovarica, portando con sé grandi cambiamenti ormonali e metabolici. Lo studio sulle modificazioni metaboliche, che si verificano con e a causa della menopausa, risultano di grande interesse soprattutto in vista di una miglior qualità di vita. La menopausa si definisce, come l’ultima mestruazione e si caratterizza dal punto di vista ormonale per livelli di FSH > 40 mUI/mL e di LH > 30 mUI/mL in associazione a una brusca caduta dei livelli di estradiolo, al di sotto 30 pg/mL. È possibile fare diagnosi dopo un periodo di amenorrea di almeno 12 mesi. Si caratterizza per una sintomatologia data principalmente dalla sindrome climaterica, che comprende sintomi precoci e tardivi. Tra questi, impattano molto sulla qualità di vita: le vampate di calore, la sudorazione notturna, l’aumento di peso con accumulo di adiposità a livello viscerale, la distrofia genito-urinaria, nonché l’osteoporosi, patologie cardiovascolari e l’invecchiamento neuroendocrino, con maggior probabilità di sviluppare deficit cognitivi e di memoria. Un fattore importante da considerare sono le modificazioni metaboliche che avvengono nella transizione menopausale, soprattutto lo sviluppo di insulino-resistenza e la scarsa tolleranza glucidica, come dimostrato dalla valutazione dell’Hepatic Insuline Extraction (H.I.E), dall’indice HOMA (Homeostasis Model Assessment) e dalla risposta alla curva da carico orale di glucosio (OGTT). Si è inoltre visto, come nelle pazienti già affette da dismetabolismi in età fertile, quale la PCOS, queste alterazioni risultano più evidenti e peggiorano nella transizione menopausale. Il nostro studio ha cercato di dimostrare, come la somministrazione di antiossidanti e carnitine possa migliorare l’assetto glucidico e l’insulino-resistenza nelle pazienti con dismetabolismi nel corso della transizione menopausale. Delle pazienti analizzate, la maggior parte era obesa o in sovrappeso, in premenopausa e con oligomenorrea. A queste pazienti è stata somministrata, per almeno 12 settimane, un’integrazione giornaliera costituita da L-carnitina, Acetyl-L-carnitina, L-arginina, L-cisteina assieme a Vit E, Vit C e acido folico. Prima e dopo il trattamento, sono stati valutati diversi parametri ormonali basali, e hanno eseguito tutte l’OGTT con successivo calcolo dell’HOMA index e dell’H.I.E per stabilire i livelli di insulina e peptide C circolante. Inoltre, si è misurato l’indice di massa corporea prima e dopo il trattamento integrativo. Analizzando i dati ricavati successivamente al trattamento, si è visto un miglioramento nella risposta dell’insulina nel corso dell’OGTT e di come questa si sia ridotta in modo significativo. Risultati meno soddisfacenti si sono osservati per la risposta del peptide C e del glucosio all’OGTT. Anche l’H.I.E calcolato si è ridotto in modo significativo su tutto il profilo delle risposte all’OGTT, dimostrando come l’integrazione abbia garantito una migliore clearence dell’insulina a livello epatico. In conclusione, il nostro studio dimostra come l’azione sinergica di carnitine, arginina e cisteina, possa effettivamente aumentare la sensibilità insulinica nel corso della transizione menopausale, rallentando il rischio metabolico, e di conseguenza anche quello cardiovascolare.
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