Riassunto analitico
Nel corso del seguente lavoro di ricerca si è tentato di delineare un nuovo approccio alla storia, e in particolar modo alle tematiche prese in esame, per mezzo dell’impiego della Digital Public History. Dapprima è stato necessario fare affidamento alle modalità tipicamente utilizzate all’interno dell’ambito scolastico, ovverosia seguendo un’impostazione tradizionalistica e facendo leva su libri di testo utilizzati come strumento per apprendere e studiare la storia in classe. È stato appurato di come questi abbiano una struttura similare nella trattazione degli argomenti, presentando un’unica prospettiva comune, cioè quella di evidenziare la superiorità del Vecchio Mondo a discapito del Nuovo. Tra le tematiche evidenziate, risaltano quella della riduzione in schiavitù, o, ancora, il concetto di scontro tra le due differenti culture, sottolineando una visione prettamente eurocentrica che pone in risalto le qualità degli esploratori spagnoli e del desiderio di conquista di nuove terre, abitate da selvaggi con inusuali sembianze e costumi. Successivamente, attraverso l’impiego del testo del filosofo T. Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’altro, si è proposto di presentare una visione diametralmente opposta rispetto a quanto riportato all’interno dei libri di testo scolastici, evidenziando in realtà come gli spagnoli abbiano, attraverso l’approdo nel Nuovo Mondo, scoperto anche se stessi, ponendo da parte la prospettiva eurocentrica evidenziata invero nel primo capitolo della ricerca in analisi. L’autore ha posto in evidenza le figure ben note di C. Colombo, B. Las Casas, H. Cortés, D. Durán e B. de Sahagún, per riportare una visione differenziata e innovativa rispetto a quanto si è sempre studiato all’interno dei libri di testo. Si scopre, difatti, di come in realtà Colombo sia mosso non da una sete di conquista, bensì dal forte desiderio di concretizzare la sua missione religiosa di conversione. Nel suo caso, in effetti, viene pertanto elaborata la spiegazione secondo cui l’esploratore genovese abbia poi sottomesso gli indigeni a causa della loro resistenza dinanzi a essa, e non per motivazioni legate alla superiorità eurocentrica. Cortés, invero, intende principalmente comprendere e conoscere gli indigeni, e vengono così evidenziate le sue intenzioni sin dalle origini pacifiche. Anche Las Casas, secondo la prospettiva di Todorov, risulta condurre tale progetto, considerando gli stessi indios figli di Dio, quasi trasferendo su di loro una forma di idealizzazione. Allo stesso modo, Diego Durán e Bernardino de Sahagún, dedicando gran parte della loro esistenza agli indigeni, attraverso studi e scritti, tentano di comprendere questo mondo che favorisce un’occasione di incontro e di scambio. In seguito, per poter giungere alla proposta laboratoriale effettuata all’interno dell’ultimo capitolo della ricerca, si è proseguito con una ricostruzione temporale e metodologica della Public History, evidenziandone le origini, gli strumenti e anche la sua diffusione in sé, susseguita dai due fenomeni a essa correlati, ovvero la Digital Public History e la Digital History. All’interno dell’ultimo capitolo, infine, sono stati analizzati casi studio in relazione a podcast, Wikipedia, Youtube e Instagram, al fine di offrire una risposta circa l’attendibilità della Digital Public History in sostituzione o appoggio alle tradizionali modalità di studio impiegate nel settore didattico.
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Abstract
During the following research work, an attempt was made to outline a new approach to history, and in particular to the issues examined, through the use of Digital Public History. At first it was necessary to rely on the methods typically used within the school environment, following a traditionalist approach, and using the textbooks as a tool for learning and studying history in the classroom. It has been ascertained how these have a similar structure in the discussion of the arguments, presenting a single common perspective, namely that of underlining the superiority of the Old World at the expense of the New. In fact, the themes of enslavement are shown, or, again, the concept of clash between the two different cultures, relying on a purely Eurocentric vision that highlights the qualities of Spanish explorers and the desire to conquer new lands, which they are inhabited by savages with unusual features and costumes. Subsequently, by the text of the philosopher T. Todorov, The conquest of America. The Question of the Other, it was proposed to present a diametrically opposite vision compared to what is reported in the school textbooks, denoting how the Spaniards have, through the landing in the New World, also discovered themselves, placing on the part of the Eurocentric perspective mentioned in the first chapter of the research in analysis. The author has outlined the well-known figures of Christopher Columbus, B. Las Casas, H. Cortés, D. Durán and B. de Sahagún, to bring back a highly differentiated and innovative vision compared to what has always been studied at the interior of textbooks. It turns out that Columbus is moved not by a thirst for conquest, but by a strong desire to realize his religious mission of conversion. In his case, in fact, the explanation is therefore elaborated according to which the Genoese explorer then subdued the indigenous people because of their resistance to it, and not for reasons related to Eurocentric superiority. Cortés, indeed, mainly intends to understand and know the natives, and thus his intentions from his peaceful origins are highlighted. Las Casas too, according to Todorov's perspective, appears to lead this project, considering the Indians themselves as children of God, almost transferring a form of idealization to them. Likewise, Diego Durán and Bernardino de Sahagún, dedicating a large part of their existence to the indigenous people, through studies and writings, try to understand this world which favors an opportunity for encounter and exchange. Subsequently, in order to arrive at the laboratory proposal carried out within the last chapter of the research, we continued with a temporal and methodological reconstruction of Public History, dealing with its origins, tools and also its diffusion, followed by the two phenomena at it is related, namely Digital Public History and Digital History. Finally, in the last chapter, case studies have been analyzed in relation to podcasts, Wikipedia, Youtube and Instagram, to try to offer an answer about the reliability of Digital Public History as a replacement or support for traditional methods of study employed in the educational sector.
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