Riassunto analitico
Durante il periodo di tesi sperimentale svolto presso il laboratorio di tossicologia umana di UNIRELAB, si è messa a punto una nuova metodica per investigare la presenza dei metaboliti dell’etanolo in urina umana ai fini di determinarne l’eventuale assunzione sia a livello sociale che in ambito sportivo. Lo studio è stato condotto con l’intento di verificare l’andamento della concentrazione di Etilglucuronide ed Etilsolfato nelle urine dopo assunzione di quantità ben precise di alcol e di approfondire la validità di Etilglucuronide ed Etilsolfato come indicatori del consumo alcolico. Il metodo ottimizzato risulta facilmente eseguibile per quanto riguarda la preparazione del campione utilizzando un millilitro di urina. La metodica è stata applicata a 19 campioni di urina (17 maschi e 2 femmine di età compresa fra i 20 e i 70 anni) per stabilire, dopo l’assunzione di una determinata quantità di alcol, l’andamento dei due metaboliti. Si è potuto dividere i risultati in 3 categorie secondo i criteri dati da SAMHSA (Substance Abuse and Mental Health Service Administration): • “high positive” (>1000 ng/mL) • “low positive” (500-1000 ng/mL) • “very low positive” (100-500 ng/mL) I risultati dello studio mostrano che i due metaboliti sono presenti nelle urine di tutti e 19 i volontari, già al primo campionamento effettuato dopo un’ora dal termine dell’assunzione di alcol etilico. Per quanto riguarda la loro rilevabilità in urina si è evidenziata una differente sensibilità del metodo ed in particolare si è potuta rilevare la presenza di EtG sino alla 35esima ora mentre per l’EtS è stato possibile determinare l’assunzione di alcol sino alla 46esima ora. È per questo motivo che l’Etilsolfato risulta un marker ideale.
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