Riassunto analitico
Nel presente lavoro di tesi si intende indagare il tema degli stereotipi razziali e del razzismo ad essi connesso, già insiti nelle menti dei bambini della scuola primaria. La pedagogia interculturale e, più nello specifico, la color aware risultano ancora troppo marginali all’interno dell’analisi del sistema educativo e formativo italiano; pertanto, con questa tesi sperimentale si cercano di offrire ulteriori spunti di riflessione per approfondire i temi sopra esposti e si tenta di fornire i giusti strumenti per decostruire il pensiero razzista e discriminatorio che dilaga nella società attuale. La tesi è suddivisa in cinque capitoli: il capitolo zero corrisponde all’introduzione dell’elaborato e approfondisce, in primo luogo, il ruolo e l’importanza della pedagogia interculturale all’interno della pratica scolastica; successivamente, presenta una serie di normative e articoli della Costituzione che andrebbero tenuti a mente ogni qualvolta si parli di intercultura; infine, sono esposte le ragioni che hanno spinto l’autrice a proporre “La pelle giusta trent’anni dopo”. Il capitolo uno verte, nei primi due paragrafi, sull’inquadramento di alcuni termini fondamentali per il discorso interculturale e per un corretto uso del linguaggio; mentre, nei restanti paragrafi, viene delineato un excursus storico in merito alle conquiste coloniali dell’Italia, al mito degli “italiani brava gente” e all’utilizzo della cultura di massa e dei mass media per diffondere l’immaginario razzista. Il capitolo due affronta e descrive il pionieristico lavoro condotto da Paola Tabet e dai suoi collaboratori tra il 1990 e il 1997, su scala nazionale all’interno delle scuole primarie e secondarie di I grado. Vengono ripercorsi i passaggi intercorsi tra l’idea di avviare una ricerca sperimentale sul razzismo e l’effettiva raccolta degli oltre 7000 temi in tutta Italia. Con il capitolo tre, invece, si giunge al fulcro del presente lavoro di tesi: la ricerca sperimentale situata, condotta all’interno di nove classi (7 quinte e 2 quarte) della scuola primaria Fratelli Cervi di Nonantola (MO). In esso vengono descritte la cornice metodologica adottata per effettuare la ricerca, l’obiettivo della ricerca, il contesto sociale di riferimento, le fasi sperimentali e vengono illustrate le diverse categorie interpretative individuate per analizzare i temi raccolti. Nel capitolo quattro, infine, vengono descritti i risultati della ricerca, viene effettuato un ragionamento sul ruolo dell’insegnante e della pedagogia interculturale all’interno della scuola attuale e, in ultimo, vengono ipotizzate alcune prospettive future in merito al tema trattato all’interno della tesi, vengono delineati i possibili sviluppi futuri della ricerca e viene auspicata un’effettiva svolta interculturale della scuola italiana.
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