Riassunto analitico
La società odierna, in continuo cambiamento richiede una forte risposta da parte delle agenzie educative e lo sviluppo negli individui di competenze globali. Sistema formativo formale, informale e non formale devono quindi collaborare per accompagnare i bambini nel processo di crescita. Il primo capitolo dell’elaborato di tesi descrive i benefici che lo sport genera nelle persone. Essi non riguardano solo il fisico, ma anche aspetti cognitivi, socio-relazionali ed emotivi. L’attività fisica è considerata importante per contrastare la sedentarietà che, secondo indagini ufficiali, caratterizza sempre di più i giovani, mentre lo sport può fungere da ponte tra sistema educativo formale e non formale, tra persone e ambiente naturale. Quest’ultimo è al centro del secondo capitolo dove sono descritti i benefici che genera nelle persone: psicologici, emotivi, fisici, sociali, relazionali, comportamentali, cognitivi. A scuola, con l’outdoor education , la natura diventa poi un mezzo per garantire il benessere, educare e favorire l’apprendimento attraverso azioni concrete calate in un contesto reale. Nel terzo capitolo attività sportiva e ambiente si incontrano in uno sport specifico: l’equitazione. Il rapporto uomo-animale, iniziato nell’antichità, ha assunto caratteristiche diverse nelle varie epoche. Oggi, gli animali, e quindi i cavalli, sono utilizzati a scopi terapeutici, per arricchire il tempo libero e per praticare sport. Il contatto con gli animali apporta miglioramenti fisici, socio-relazionali, psicologici, emotivi, cognitivi, sviluppa le life skills e le intelligenze multiple. L’obiettivo della ricerca è stato esplorare il mondo dell’equitazione a scopo conoscitivo attraverso un metodo misto per verificare se questo sport genera nei bambini benefici emotivi, caratteriali e nel rapporto con la natura. Allo studio hanno partecipato 51 bambini (26 praticanti equitazione e 25 no) e 10 istruttori di equitazione. I primi hanno compilato questionari relativi ad aspetti psicosociali (connessione con la natura, personalità, autostima, ansia, empatia, timidezza, supporto agli altri) mentre ai secondi è stata somministrata un’intervista semi-strutturata per indagare sempre i benefici psicosociali osservati nei loro allievi. I risultati quantitativi non hanno mostrato particolari differenze tra i bambini che praticano equitazione e quelli che non la praticano. Tuttavia, i risultati delle interviste mettono in risalto che questo sport favorisce una crescita personale dei giovani che, col tempo, diventano più responsabili, pazienti e coraggiosi. I più timidi iniziano ad aprirsi mentre i più agitati si calmano. Questi aspetti potrebbero favorire anche un miglioramento dal punto di vista scolastico. Inoltre, anche se i risultati dell’indagine quantitativa non sono significativi, è possibile che l’equitazione accompagni i bambini verso una crescita e consapevolezza emotiva e che apporti miglioramenti dal punto di vista fisico e relazionale. Infine, per quanto riguarda il rapporto con la natura, esso varia a seconda dei soggetti, ma nel complesso genera varie curiosità sull’ambiente e sui cavalli. In conclusione, nonostante i risultati dei questionari non mostrino differenze tra chi frequenta un maneggio e chi no, gli istruttori confermano di aver osservato dei cambiamenti e dei miglioramenti nei loro allievi. Alcuni di questi miglioramenti sembrerebbero simili a quelli emersi nell’analisi della letteratura riguardante lo sport, le attività all'aperto e quelle svolte a contatto con gli animali.
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