Riassunto analitico
La tutela del consumatore è sempre stata uno degli aspetti fondamentali per il legislatore comunitario, che sin dal momento della creazione del mercato unico, uno spazio che permettesse la libera circolazione di merci e persone, ha tentato di garantirne un’effettiva realizzazione. In particolare, in ambito bancario e finanziario, la tutela si rende ancora più necessaria, in quanto, la posizione di asimmetria informativa in cui si trova il consumatore, si amplifica a causa dell’elevato grado di tecnicità che caratterizza i beni e i servizi scambiati in questo settore. Il legislatore comunitario ha tentato di garantire e rafforzare questa tutela attraverso la previsione di norme di trasparenza e norme che regolassero il comportamento degli intermediari bancari e finanziari, ma per rendere effettiva la tutela si è ben presto reso necessario lo sviluppo di meccanismi che permettessero al cliente di ottenere una tutela che fosse, al contrario di quella ottenuta ricorrendo alla giustizia ordinaria, rapida ed economica. A tal fine, sono nati anche in Europa i primi meccanismi di Alternative Dispute Resolution. Nel nostro paese, grande importanza assume l’Arbitro Bancario Finanziario. Si tratta di un sistema di risoluzione alternativa delle controversie, esclusivamente dedicato al settore bancario e aperto a tutti i clienti di un operatore bancario. Le decisioni, prese dai Collegi territoriali diffusi su tutto il territorio nazionale, non hanno carattere vincolante, ma l’effettività della tutela viene garantita da una stretta connessione con l’attività di supervisione e controllo dell’autorità di vigilanza del settore, la Banca d’Italia; connessione che, tuttavia, non pregiudica in nessun modo l’indipendenza dell'ABF dalla stessa. Nel 2020 l’ABF subisce un importante riforma che determina profondi cambiamenti sia dal punto di vista organizzativo, che procedimentale.
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